Citazione

lunedì 7 luglio 2008

fa rite?


Sono stato al cabaret. Sono andato a vedere un comico. Beh, quasi. Dopo una giornata passata per musei d’arte contemporanea e moderna, macinando chilometri a piedi e sotto il sole (tutto belissimissimo) dico “oibò, andiamo a Castel Sant’Angelo a partecipare all’estate romana”.

Ci siamo andati a Castel Sant’Angelo.

Nei due anni passati mi sono divertito parecchio, tra saggi di scherma medioevale, concerti interessanti, equilibristi, mimi, guitti... tutto organizzato nel castello, seguendo un ipotetico itinerario. Paghi il biglietto, ti guardi il monumento da dentro, ammiri il panorama e, di tanto in tanto, un palco e qualcuno a farci qualcosa di gagliardo sopra.

Sarà stata la stanchezza, ma quest’anno è andata male. Prima di tutto uno spettacolo per bambini dove un’infermiera semi nuda e decisamente bòna parlava con una gallina in playback... e... poi... si è rivelato essere la pubblicità della Ovito, per cui la gallina, parlando al suo uovo, gli descriveva le delizie di essere un uovo Ovito.

Andiamo a vedere il concerto, ci vediamo solo la fine... interessante roba di folk italiano, presentato, millantando, come folk europeo mischiato (roba araba, musica balcanica e bla bla bla)... 

Alla fine ci troviamo al cospetto del comico, al secolo Henry Zaffa.

Su internet dicono che:
Henry Zaffa fa parte di quella lunga schiera di giovani comici italiani che cresce nei piccoli locali di provincia, facendo la proverbiale e giusta gavetta, sperando un domani di diventare famosi. Grazie ad una volontà di ferro e ad una bravura al di sopra della media, lui è riuscito ad ingranare bene (...).
Il suo è un cabaret che affronta in maniera ironica tutte i problemi legati alla comunicazione, dalla multimedialità alle scritte sui muri. Attraverso il suo strampalato personaggio e ad un costante coinvolgimento del pubblico, Zaffa riesce a far ridere in maniera molto intelligente, a volte surreale, ma per niente volgare. E scusate se è poco!
Ora, c’è qualcosa di peggio di un comico che non fa ridere? Si. E questo peggio è Henry Zaffa. Il punto più alto dello spettacolo è quando si è messo a litigare con un bambino presente.

No, seriamente. Immaginate la scena, dopo ogni battuta il nostro chiede (sì, lo chiede lui) un applauso all’imbarazzato pubblico. Battute agghiaccianti, le migliori (non scherzo) erano quelle attinte dalle reminiscenze infantili tipo “se un gatto cammina gatton-gattoni un coyote che fa?”

E, no, non era voluto, Zaffa non è Kaufman, e non provate a convincermi del contrario...

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