Citazione

giovedì 29 gennaio 2009

variazioni sul tema


Il tema è quello del super eroe, in particolare l'uomo ragno. Pensate di saperne già tutto?

Di sicuro vi manca la rilettura giapponese... e grazie all'ottimo Sor Ace.



mercoledì 28 gennaio 2009

il telefono della nasa


Siccome lavoro per una società all’avanguardia, talmente lanciata in avanti da avere il futuro già alle spalle, mi hanno cambiato ufficio ma non hanno pensato a quisquilie come il telefono e altre bazzecole. Ho il telefono che suona ininterrottamente... e non per il sottoscritto. Per chi suona il telefono? Per chi suona la campana? Meglio non sapere. Basta quel trillo, incessante, fastidioso, penetrante. 

Non so voi, ma io già da solo ho qualche problema con gli squilli del telefono. Lo squillo mi mette ansia, sentirlo e non rispondere mi fa stare male dentro, mi rovina l’umore, divento cattivo, intrattabile, infame, ho la tachicardia e mi vengono tic terribili che vanno dal tamburellare con mani e piedi allo strapparmi i peli del naso.

Staccarlo? Troppo facile. Odio le idee scontate.

Mi hanno detto che la nuova stanza sarà bianca e con le pareti morbide...

mercoledì 21 gennaio 2009

la pagina bianca


Credo di averlo già scritto in passato, un po’ invidio i blogger stacanovisti, quelli che ogni giorno, festività incluse, scrivono un papiello lunghissimo, complesso e acuto. Non so come facciano e non so quanto tempo dedichino a questo hobby, so solo che ne ammiro sicuramente la costanza e un po’ li invidio un tantinello. Sto fissando la pagina bianca da un pezzo, ho scritto alcuni abbozzi di post che sono naufragati orrendamente.

Il punto è che non so cosa scrivere che valga la pena di essere letto. Dovrei interessare? Dovrei divertire? Dovrei provocare? Boh. Al momento non mi sento provocante né divertente né interessante. In più serve tempo per farlo e dedicare a questo spazio più di 10-20 minuti mi pare davvero un delitto, con tutto quello che c’è di bello per il mondo!

Alla fine, per sentirmi un po’ meglio, mi convinco che il blogger stacanovista sia un personaggio un po’ sfigato, solo con più tempo libero che intelligenza, insomma uno con la cui vita non farei a cambio manco da morto.

Esaurito lo sfogo d’invidia, torno alla mia pagina bianca. Il pubblico mi chiede di rimettere le recensioni, le osterie, di pubblicare più video demenziali ma ora ho altro per la testa. Febbraio sarà un mese di svolte e io sono profondamente impreparato e l’unico modo per affrontare la questione è ripetermi di essere indietro coi preparativi. Avete presente? Quando hai talmente tante cose da fare che ti passa la voglia di farle al solo pensarci.

La migliore soluzione a tutto ciò è iniziare, dice il saggio, poi viene tutto in automatico. Un lungo cammino inizia comunque con un passo... se non avessi i piedi inchiodati a terra ci potrei ben provare!

martedì 20 gennaio 2009

Bestiarium #22

amara denunzia

Vergogna!! MI fate vomitare!Speculatori e manager del c...zo!!! pagate i manager centinaia di migliaia di euro questis tronzi che non sanno fare un cazzo e noi con 800 euro al mese non si arriva alla fine...Brutti str..i!! Crepate!!!

lunedì 19 gennaio 2009

refuse, resist


Responsabilità: consapevolezza di dover rispondere degli effetti di azioni proprie o altrui. Definizione che mi piace.

Se siamo una specie di Repubblica delle Banane è perché a più livelli è venuta meno la capacità di assumersi le responsabilità delle proprie azioni o non azioni.

Perché è successo? Non ne ho idea. È successo e succede. Ad esempio a me capita ogni tanto di incontrare qualcuno per strada...

Rumenta “Uelà! Quanto tempo! Come va?”
Qualcuno per strada “Ciaooo! Sto bene, tu piuttosto? Sei sparito, non ti sei fatto più sentire!”
R “Mi pare che siamo in due a non esserci fatti più sentire”
Qps “Eh, ma non mi hai mai chiamato!”
R “e tu?”
Qps “...”
R “Dai, le cose della vita, ma mica ci sono problemi, non ci siamo cercati in due, ma ora eccoci qui... dov’è il problema?”
Qps annuisce ma nel frattempo mi guarda e pensa: “Sei uno stronzo, io non ne ho colpa, dovevi cercarmi non pretendo giorno e notte, ma almeno nei giorni dispari, non lo hai fatto vuol dire che non t’interessa niente di me. Se io non ti ho cercato avevo i miei motivi... e il fatto che tu non mi abbia telefonato mai mi conferma i dubbi sulla tua persona. Sei uno stronzo, fatto e finito, ti odio, non mi meriti”.

Seguono chiacchiere di medio livello tipo:

Qps “Hai più visto nessuno degli altri?”
R “Guarda, sono in contatto stretto con Ventresca, ogni tanto incontro per strada Petto e ho la pizza settimanale con la Crosta”
Qps ti guarda con disprezzo, racconta qualche cazzata cambiando discorso e poi i saluti.
Qps “Vabè, devo andare... sentiamoci, magari usciamo, una pizza, una cena, così rivedo anche gli altri, magari andiamo in pizzeria con la Crosta e Ventresca... eh?”
R “Ok, tutto bene, tanto i numeri di telefono ce l’hai!”

“sentiamoci”, “restiamo in contatto”, “ti chiamo, eh!” sono sinonimi di “mi scorderò della tua esistenza in meno di 3 passi”... perché non dirlo chiaramente?

giovedì 15 gennaio 2009

Valzer con Bashir (Ari Folman)


ieri sera, primo film del 2009. La serata inizia leggera, ritrovo di amici, arancine siciliane, dolci, rapidi scambi di cazzate c’è solo un lieve presagio del pugno nello stomaco che stiamo per ricevere. Il film è splendido, niente di più e niente di meno. Animazione che mischia bidimensionale, tridimensionale e filmati ricalcati. Oserei dire che c’è del ‘fumettoso’ ma questa parola da un’idea di farsesco, di leggerezza, di intrattenimento che non appartiene affatto a questa pellicola. 

Personalmente non avevo mai sentito un silenzio tale durante una proiezione, quasi surreale l’atmosfera alla fine della pellicola, quando il disegno diventa improvvisamente immagine televisiva. Pubblico immobile, annichilito, in apnea, sconvolto, rispettosamente muto e assolutamente immobile. Non uno scricchiolio, non un sussurro, non uno sguardo rivolto agli amici o agli altri spettatori, non un movimento, uno qualsiasi. La sala si sarebbe detta vuota se non si fosse avvertito il peso tutto umano di quella tensione.

Godetevi il trailer:

mercoledì 14 gennaio 2009

proporzioni


Qualcuno mi spieghi perché a un morto israeliano ne debbano corrispondere 50 palestinesi perché io in matematica non sono mai stato propriamente un fenomeno.

Ora, non voglio entrare nel merito delle cause, dei motivi e delle colpe, perché è un universo un po’ troppo vasto... ma i numeri non tornano. Ho il sospetto che si applichino le proporzioni di Kissinger, ovvero che se un gruppo di 1000 persone uccide un solo individuo di un gruppo di 10 sarebbe come se questo secondo gruppo ne uccidesse 100 persone di quello più numeroso. Ovvero ci vogliono più palestinesi per fare un solo israeliano.

A questo punto una bomba a San Marino (o Andorra o Vaticano o Monaco, ...) giustificherebbe un autentico genocidio...

Non è più facile dire che è giusto indignarsi per ogni morto ammazzato, a prescindere dalla sua bandiera? Non è più facile dire che ammazzare tanta gente non è più grave di ammazzarne poca ma esclusivamente più orribile e disumano?

Curioso poi che il discorso delle proporzioni possa valere per Israele, ma non per gli Stati Uniti. Per l’attentato alle due torri sono morte 3752 persone (si, ok, prima hanno detto 20.000, poi 8.000, poi 5.000 ma ora il dato ufficiale è questo) per reagire a questo crimine sono stati uccisi fra i 3.700 e i 5.000 civili afghani (la stima non tiene conto delle morti indirette per il blocco degli accessi agli ospedali, al cibo o all'elettricità e non i decessi a causa delle ferite riportate dopo i bombardamenti) e circa 650.000 civili iracheni (le cifre sono confuse, in un discorso ufficiale del 2005 Bush ha parlato di 30.000 morti iracheni e questi già mi sembrano assai, ma c’è chi parla anche di un milione di persone...). 

Leggere queste cose mi fa pensare alla legge del taglione: tu mi ammazzi un parente e io, vittima, giudico da me e te ne ammazzo almeno altrettanti. Un usanza da barbari non ancora sottomessi alla pax romana.

martedì 13 gennaio 2009

brunettolo


Lo ammetto: col titolo ho giocato sporco. È come sfottere un ingegnere dicendogli che è calvo. Brunetta però non merita delicatezze, è basso, molto basso, più del premier. Ma soprattutto la sua statura morale è ridotta. Brunetta mi fa venire in mente il giudice cantato da De André, quello che sceglie la professione per rancore, per rivalersi di quanti, in gioventù, lo sfottevano perché era nano.

Immaginate Brunetta a scuola, roba che anche Tremonti lo avrebbe preso per il culo!

Beh, insomma. Questo qui lo fanno ministro e inizia una guerra contro i fannulloni. Detta così è una cosa buona e giusta. L’assenteismo è una piaga, false malattie, falsi invalidi, assenze non dichiarate, gente che timbra per altri e orrori di questo tipo. Giusto dare una ripulita. Da chi si comincia? Dagli impiegati... in fondo da qualcuno si deve pur iniziare, no? Però è curioso si cominci dal basso.

È anche curioso che ci si ingegni per creare difficoltà a questi furbi maledetti, in realtà le leggi e le regole ci sono già, sarebbe sufficiente che fossero applicate. Già, perché a Brunetta sembrano sfuggire tutti i sistemi esistenti per verificare l’illecito del dipendente e sembra ignorare che un comportamento scorretto può portare al licenziamento, basterebbe applicare le regole.

Se in un carcere le guardie smettessero di controllare e di chiudere le porte a chiave i prigionieri se ne andrebbero. La colpa sarebbe dei galeotti? Per Brunetta pare di sì.
Ok, un lavoratore dovrebbe essere ligio anche senza controllo... è però dimostrato che un brutto ambiente abbrutisce chi ci vive... insomma, il discorso è lungo e magari ne parliamo un’altra volta.

Tornando a Brunetta, invece di prendersela con i dipendenti furbetti, perché non puntare il dito su anni di gestione scriteriata del personale? Perché non prendersela con manager e dirigenti? Perché non pretendere un’assunzione di responsabilità da parte di chi è ben pagato proprio per questo? Perché non chiedere conto ai controllori delle mancate verifiche e/o dei mancati interventi?

Brunetta, da nano qual è, invece di prendersela con quelli grossi, se la prende con i poveracci: insegnanti, fattorini, autisti, impiegati, sportellai, segretarie... Parla di rivoluzione, dice che il sindacato è cattivo perché non gli dà ragione (chi ci ricorda?), anzi, dice che il suo grande nemico è la CIGL. Nei giorni scorsi, Brunetta ha sostenuto che gli impiegati pubblici (che siano insegnanti o fattorini al catasto) si vergognano a spiegare ai figli il loro mestiere. Per quanto mi riguarda, la cosa che mi crea imbarazzo è piuttosto uno con questo curriculum che dà del fannullone a qualcuno... e viene il dubbio che abbia veramente il cuore troppo troppo vicino al buco del culo...

lunedì 12 gennaio 2009

presepe


Andiamo a vedere il presepe vivente?
E siamo andati. In una chiesta ortodossa. Gestita dalla comunità ucraina.

Ci si aspettava qualcosa di classico ma il presepe vivente ucraino è tutt’altro. Ad accoglierci c’è una signora in abito tradizionale che parla per 10 minuti. Di tutto il discorso non ci sfuggono parole come “ucraina” e “italiaski”, il resto è puro mistero. A un certo punto la signora dà la parola al prete: un omino anziano con la voce flebile. Il prelato inizia a parlare. Parla, parla, parla, parla, parla. 35 minuti di discorso in ucraino. Gli fanno capire che s’è fatto tardi, che il coro è pronto da un pezzo. Lui annuisce e termina. 10 minuti di conclusione e poi si risiede.

Il coro si apposta sul palco, seguito da un San Giuseppe vecchissimo e Maria, due pastorelle, un angelo, un tipo con un bastone con affissa una stella gigantesca. Parlano ma soprattutto cantano brani della tradizione natalizia, coro potente e voci molto belle.

Poi arrivano i re magi, vestiti più da aztechi che da re orientali, raccontano qualcosa, danno oro, incenso e mirra al bambinello. Arrivano Erode con la moglie, una perticona di due metri con gambe che partono dalle ascelle, un soldato romano con la spada di He-Man e un bimbo con gilet di lana a rombi, ali celesti e bacchettina con stella.

Erode parla di qualcosa che crea lo sdegno di tutti gli altri attori, la moglie piange, lui è inflessibile e va via. Arriva una vecchia che piange e si lamenta. Poi arrivano un guitto e la moglie, divertenti ma dalla gestualità volgare e di sicuro antipatici. Tutti ridono. Pensiamo che siano zingari, perché parlano di “sconti al 100% “, “tutti rubato” e “Berlusconi”, offrono vestiti battibeccano con tutti. Cabaret più totale. Arriva anche il diavolo, che danza col guitto. Poi torna Erode, arriva pure la morte che prova ad ammazzare il bambinello ma viene fermato dall’Angelo... e quindi ammazza Erode.

Canti, canti e ancora canti. E tutto finisce. Da notare che nessun personaggio (tranne Erode, sua moglie e il diavolo) esce mai di scena, saturando in breve tempo il palco.

Alla fine di tutto, chiediamo qualche spiegazione. Scopriamo che i guitti non erano zingari, ma ebrei che vengono anche loro per uccidere Gesù con l’inganno. Il dettaglio è notevole, passi che l’antisemitismo in Ucraina era così feroce che gli ebrei furono sollevati quando arrivarono i nazisti (lo racconta Jonathan Safran Foer in “Ogni Cosa è Illuminata”, di cui consiglio vivamente l’ottimo film), passi che ultimamente Israele non stia facendo proprio belle cose, ma è sempre natale! 

Comunque è stato tutto molto bello e, alla fine, mi pare di aver capito quanto segue:
Quella brava a cantare fa Maria, quella super topa fa la moglie di Erode, quello alto fa Erode, quella bionda fa l’angelo, quella brava a recitare fa la vecchia, quello altissimo porta la stella cometa, quello antipatico fa l’ebreo. 

Sfugge il senso del bimbo con ali e stella al seguito di Erode.

venerdì 9 gennaio 2009

Bestiarium #21


ecco.... sì...

allego i miei documenti,non ho auto per recarmi non so dove !non mi serve il codice,mi serve solamente che mi si inoltri solo la domanda!di cui dovrei entrare per fare questa domanda complicata!perche" voglio fare tutto la domanda nuovamente, fatemi la domanda qual"e" , perche" la risposta dovrei sapere sicuramente sapere !!