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venerdì 30 maggio 2008

pout-pourri 2.0


Il cosiddetto web 2.0 ha questo di bello, la possibilità di interagire. I siti si trasformano, non più un media monodirezionali ma diventano strumenti interattivi, fornendo agli autori stessi spunti e approfondimenti permettendo loro di poter vedere le cose dal punto di vista dei lettori.

È il caso del commento lasciato dall’amico Gabriele al post del 26 maggio scorso che riporto fedelmente di seguito:

Rifletto da giorni su cose come l’obiettività, il dialogo, l’utilità (o inutilità) del confronto, l’essere aperti agli altri ed alle loro idee (oltre che alle nostre condivise con i compagni di merende).
Ci mettiamo in discussione davvero? Siamo pronti ad accettare che altri la pensino, in perfetta buona fede, diversamente da noi? Riusciremo a fare a meno di pensare che tutto il bene sta da una parte e tutto il male dall’altra? Ognuno di noi cita notizie, dati, episodi, numeri e statistiche a difesa delle proprie idee e CONTRO le altrui. Come se i nostri numeri le nostre statistiche ed esperienze di quartiere, siano garanzia di una verità incontestabile...
Ancora di più: quegli stessi dati, quelle stesse notizie, vengono interpretate in maniera diametralmente opposta a seconda di chi le legga. Nessuno spirito critico, o autocritico, ammettiamolo, siamo condizionati, dobbiamo pensarla per forza in un modo una volta che abbiamo deciso da che parte stare e tirar dritto sulla nostra strada con i paraocchi, ce la suoniamo e ce la cantiamo con i nostri amichetti. Questo è ridicolo e triste.
Solo questa mattina leggo le novità sulla vicenda del Pigneto: i fascisti non c’entravano. Ma tanto che cambia? Se la notizia era funzionale al discorso dell’ondata di violenza successiva alla vittoria della destra che ora si manifesta per quello che è, un branco di fascisti ripuliti, attraverso il suo popolo violento, intollerante, xenofobo, ignorante, perbenista e benpensante, ipocrita, razzista e soprattutto sempre a caccia di capri espiatori (ovviamente i più deboli) su cui riversare le proprie frustrazioni e cui addossare le colpe di questa società, beh allora possiamo continuare a raccontarci che le aggressioni del Pigneto siano opera dei fascisti, tanto non cambia nulla…

A me ha dato da pensare. 

Prima di tutto perché dice cose giustissime e secondo perché vuol dire che quando scrivo spesso non riesco a farmi capire. Proprio ieri, discutevo con altra gentaglia sulla figura dell’italiano sulla cinquantina protagonista della vicenda del Pigneto. Dall’intervista di Repubblica l’anonimo cinquantenne ne esce quasi come un eroe post-moderno.

C’è un fatto importante e pericoloso che emerge all’intervista. Quell’uomo era lì per un fatto privato, un uno contro uno, diciamo. Lui contro un infame. Sono usciti poi 15 stronzi con i caschi e i bastoni che hanno fatto macello ed è questo il punto. La giustizia privata che si sostituisce a quella dello stato. Questo non va. Non può andare e, soprattutto, non può essere avallata dallo Stato stesso. E di questo volevo parlare, non m’interessa se sono di destra o di sinistra, non ho volutamente dato un colore agli aggressori.

Non è un problema di destra e sinistra. Sono abbastanza grande per sapere che coglioni, criminali, voltagabbana e corrotti siano da tutte le parti. Il problema è l’aria che si respira, un problema che va risolto più che cavalcato... il mio sospetto (pregiudizio, se volete) è che la triade Berlusconi-Bossi-Fini preferisca fare la seconda cosa. 

I fatti sono che gli episodi di violenza privata (politica, esasperazione o teppismo che sia) si stiano moltiplicando e il governo minimizza, più minimizza e più l’idea che si possa fare si rafforza. Come la storia delle ronde. Di per sé non vuol dire niente. Un gruppo di gente che gira la sera con qualche torcia. Bene ma che idea passa? Che lo stato si rivolge ai cittadini per rispettare l’ordine. 

E l’evoluzione di questo concetto qual è? Che il cittadino si sente investito di una qualche autorità e, contemporaneamente, che lo Stato ne ha meno. Si inizia a sentire un po’ più di un semplice cittadino. La ronda potrebbe diventare un po’ più attiva. Oltre alle torce si porta un bastone. Fino arrivare allo sceriffismo privato su larga scala.

Quello che sta succedendo, è molto simile a quanto successo sotto Prodi con la violenza negli stadi. Un poliziotto ammazzato in Sicilia, un quartiere devastato a Roma. Perché il governo non ha avuto il coraggio di fare fino in fondo quello che si doveva fare.

Se il popolo della sinistra paga il fatto di avere dei rappresentati che nella migliore delle ipotesi sono legati a un linguaggio politico di 50 anni fa e nella peggiore non lo dico altrimenti mi arrestano, il popolo di destra, allo stesso modo, paga per la Santanché che dice che i teppisti hanno fatto bene a devastare la casa del grande fratello, paga per Alè Manno e le strade ad Almirante e paga pure per Fini che condanna immediatamente per la sua paura che qualcuno si ricordi che una volta era fascista... dimenticandosi poi che il suo stesso idolo Almirante rivide totalmente, e motivando, la sua posizione sulla questione razziale (mentre da Fini aspettiamo ancora di sapere cosa faceva di Mussolini un grande statista e cosa lo ha indotto a pensare poi che fosse il babau).

Penso che ritornare a dividere la gente in “popolo di destra” e “popolo di sinistra” sia tornare indietro agli anni 60-70, ma a quanto pare a tanti fa ancora comodo così.

Today, music! #43

Timoria - Sangue Impazzito


mercoledì 28 maggio 2008

Indiana Jones e il Teschio di Cristallo (Steven Spielberg)


Se potete, evitate come la peste il nuovo Indiana Jones era tanto che non vedevo un film così inutile e fastidioso. Andiamo con ordine... Harrison Ford è vecchio, si muove come un vecchio, è lento, impacciato (contrariamente al furetto che gli fa da controfigura) e come attore non è certo migliorato con l’età. Il ritmo è lento e lo svolgimento della trama è talmente ovvio e banale da non lasciare spazio ad alcuna sorpresa. Ci sono le prevedibili citazioni degli episodi precedenti, spesso così forzati da dare più fastidio che altro (tipo l’arca dell’alleanza quasi in apertura). Mancano una storia decente e, ancora più inspiegabilmente, effetti speciali all’altezza.

Per quanto riguarda la storia, beh, giudicatela da soli, tra figlio ritrovato, alieni, maya murati vivi e formiche carnivore ce n’è per tutti i (pessimi) gusti... strano non si sia trovato spazio anche per l’isola dei dinosauri. I cattivi sono comunisti. Ora, i sovietici non fanno paura come i nazisti, in più il binomio Stalin Esoterismo fa ridere. Visto che gli USA hanno dato asilo a tanti nazi si potevano sfruttare questi, ma forse non sarebbe stato abbastanza politicamente corretto.

La parte peggiore riguarda però l’illogicità del tutto. Nei precedenti film l’elemento fantastico era limitato all’orpello sacro oggetto della ricerca (arca dell’alleanza, graal, culto di shiva), mentre il resto del mondo rispondeva alla comune logica. Non c’erano formiche che uccidono persone per poi portarsele nel formicaio o sopravvissuti a un’esplosione nucleare (e relativo volo di centinaia di metri) perché nascosti in un frigo (non scherzo). Per non parlare del grande magnete che attira a decine di metri la polvere da sparo e i proiettili ma non fucili, fibbie, lampade e carrozzerie di automobili.

Certo a Indy non si è mai rotto il naso e ha sempre avuto più culo che anima, è il cinema baby. Qui si forza la mano e nient’altro. Se prima era lui stesso a meravigliarsi della sua fortuna, adesso si butta giù dalle cascate con tranquillità. Inoltre manca totalmente il mistero, il dubbio, la situazione intricata da risolvere... niente... tutto facile, tutto risolto.

Sui dozzinali effetti speciali non mi capacito. Sembra siano stati fatti davvero al risparmio, senza curarsi un minimo dell’effetto finale... si parte dal topo della prateria in apertura, per proseguire col teschio di plexiglas e stagnola... non riesco ad andare oltre... davvero... brutto oltre la soglia dell’accettabile. Talmente brutto che non fa manco ridere.

Fortunatamente ora George Lucas non ha più niente da rovinare... e pensare che questo quarto capitolo non si faceva perché, ufficialmente, mancava una storia valida... se questo è il meglio non voglio conoscere il resto. Insomma, non andate a vederlo, non compratelo pirata, non affittatelo, al massimo, proprio se non potete farne a meno, scaricatelo da internet.

martedì 27 maggio 2008

Bestiarium #11


muro muro

Vi lancio una domanda stupidissima senza dubbio, ma che comunque io vorrei sapere.. 
Mia mamma possiede già della licenza e altro per l'avvio di un'attività... 
Per io richiedere questo prestito, devo fare finta che non possiedo nulla e ripartire da zero, oppure quello che ha mia madre può tornarmi utile e magari posso evitare di sbrigarmi ste cose?

idee chiare

Avrei bisogno cortesemente di alcune informazioni: ho intenzione, prima di fare qualunque passo, di effettuare un business plan molto dettagliato e gradirei sapere se esiste un contributo a fondo perduto per crearlo. Esso deve include, ad esempio (vari costi, imposte fiscali, consulenza su che tipo di società deve essere aperta,ecc...), perchè da ciò poi dovrò capire cosa fare e gradirei affidarmi ad una società specializzata. Ho 23 anni, non occupato e studente.

lunedì 26 maggio 2008

so' ragazzi


Ora c'è paura nel quartiere Pigneto a Roma dopo il raid razzista compiuto ieri contro alcuni negozianti extracomunitari da un un gruppo di facinorosi con i volti coperti. Il quartiere romano si è svegliato tra vetri rotti e un'atmosfera pesante: indignazione per quanto successo e paura che si possa ripetere. 
Domani corteo al Pigneto. Kabir, uno degli aggrediti, chiede aiuto al governo perchè "adesso abbiamo paura". E oggi nel quartiere è andato il sindaco Gianni Alemanno che, dopo aver portato solidarietà agli immigrati: "Il Comune pagherà i danni". Domani pomeriggio al Pigneto si svolgerà un corteo di "condanna dell'atto squadrista". Lo ha deciso un'assemblea spontanea alla quale hanno partecipato abitanti, centri sociali e comunità di immigrati. 
La Polizia: "Non esiste la matrice politica". Gli investigatori della polizia anche oggi sono tornati nel quartiere e lo faranno anche nei prossimi giorni per ascoltare abitanti, testimoni e le vittime dell'assalto. Un raid nato per vendicare uno scippo di cui era rimasto vittima un italiano e di cui, secondo il commando, era responsabile un immigrato. L'assalto, secondo la questura, "non ha un connotato politico con una matrice, ma è piuttosto un gesto sintomo di una forte intolleranza e insofferenza".
(Fonte la Repubblica).

Insomma, so’ sempre ragazzi. C’è da capirli, insofferenza, ci sono i problemi, difficoltà a far quadrare i conti. 

Dettaglio curioso, vince Prodi e viene arrestato Provenzano. Vince il nano e vengono pestati i negri. Questa è solo una battuta. Il problema di sicuro c’è, la gente ne ha le palle piene e ovviamente si sfoga su quello che gli hanno detto (più o meno fra le righe) essere il problema: gli extracomunitari. 

Perché, di sicuro, è colpa degli zingari in mercedes se abbiamo stipendi bassi, è colpa dei lavavetri ai semafori se abbiamo contratti di lavoro deliranti, è colpa degli ambulanti che vendono calzini se per acquistare casa devo indebitarmi fino alle terza generazione.

Il nodo è questo, un problema c’è... curiosamente c’è in tutti il mondo... un modo dove Milano e Roma figurano fra le metropoli più sicure, Roma un po’ più di Milano (nonostante anni di amministrazione di destra)... però ci hanno convinti che siamo in pericolo, si dice che Prodi ha fatto entrare un sacco di gente (di sicuro ha fatto poco per non farli entrare, questo è vero) e che Veltroni ha riempito Roma di zingari e ladroni di ogni dove. Curiosamente però, da una classifica stilata nel 2007 dal noto quotidiano bolscevico Sole 24 Ore, la capitale è al 49° posto per quanto riguarda l’immigrazione irregolare. 
E non fate l’errore di credere alla lega, se vi dicono che questo è ovvio visto che l’industria è al nord, perché Lazio e Lombardia trainano a pari merito l’economia Italiana (e non lo dico io, ma quel covo di sporchi comunisti che è unioncamere)...

... credo di essermi perso in una parentesi... ma il punto è chiaro, serve un nemico per sviare l’attenzione e se questo nemico è indifeso (immigrato irregolare con una Bossi/Fini fra capo e collo) o addirittura indifendibile (gli zingari che non fatto certo niente per togliersi il marchio di infamia che hanno attaccato in fronte) è fatta. Scattano le bastonate, la gente è soddisfatta e sfogata, il governo punta un “indice di sdegno” istituzionale e finisce lì. Un po’ come la Cina che invade il Tibet, si sono indignati tutti, ma l’unica presa di posizione è stata “alcuni nostri atleti forse non parteciperanno alle vostre olimpiadi”...

E la soluzione? La soluzione qual è? La soluzione non la conosco ma credo che evitare di andar fuori tema sia un bel passo avanti.

giovedì 22 maggio 2008

l'anima del li mejo e del commercio

Mi capita di aver necessità di acquistare una cosa. È un bene assolutamente futile ma che, a quanto pare, viene venduto più del pane. Faccio una ricerca su internet, trovo il numero di telefono di un negozio in zona. Chiamo.

“Pronto?”
“Salve! Avete disponibilità di un Corroborante Logorroico?”
“uhm.... (voce lontana dalla cornetta) ce l’avemo un corroborante logo... che?! ... si? (voce che torna vicina) si, ce n’è uno”
“Bene, me lo può mettere da parte? Passo per le 17, 17 e 5...”
“non c’è problema”

Perfetto. 

Arrivo con la puntualità di una cattiva notizia. Sono le diciassette spaccate, fuori piove. Mi si para davanti un nerd in formato magnum... assomiglia al mangiatore di rocce della storia infinita però fatto di carne. Dietro al banco un vecchio, pericolosamente simile a Sakurambo e che fa raggiungere al mio personalissimo rivelatore di cattiveria il livello Brunga.

“Salve! Sono quello che ha telefonato nel primo pomeriggio... per prenotare il Corroborante Logorroico...”
Risponde il mangiatore di sassi mentre il vecchio continua a guardarmi con disprezzo, disgusto e odio: “Ah... ma a che ora avevi telefonato..?”.
“Nel primo pomeriggio... fra le 2 e le 3...”

“No, perché ha chiamato anche un altro ragazzo per il Corroborante e ha parlato con un altro commesso... e quindi non sappiamo se dobbiamo darlo a lui o a te”

“E quindi?”

“Quindi... eh... ora cerchiamo di chiamare Pierluigi... così ci spiega bene...”

Armeggia con un cellulare, mentre il vecchio continua a spararmi addosso i suoi fluidi di odio.

“Eh... non risponde... ma abiti lontano?”

“No, qui di fronte.”

“Puoi passare più tardi?”

“Più tardi quanto?”

Risponde il vecchio: “Tanto noi siamo aperti fino a sera”

“Si, ho capito, ma io avrei pure una vita da condurre. Più tardi quanto? 10 minuti? Due ore? Quattro ore?”

Sempre il vecchio con più odio-disprezzo-disgusto-male di prima: “Il tempo di chiamare Pierluigi”

A questo punto si crea la curiosa situazione per cui sembra scontato che io sappia chi è Pierluigi e quale sia la trafila burocratica necessaria per contattarlo. Mi sento un po’ scemo per una frazione di secondo, poi capisco che sono due coglioni e che, a causa di curiosi percorsi karmici, non avrò mai il mio Corroborante Logorroico. Tengo duro.

“Bene, e quanto ci impiegate a contattare costui?” Facendo sottintendere che scavare buche e ricoprirle sarebbe un’attività preferibile a ritornare nel loro negozio a vuoto.

“Ripassa fra un’ora” sentenza il vecchio. Il sassofago, in preda a non so quale cortocircuito che gli mette in moto una manciata di neuroni, vive una brevissima epifania grazie alla quale si rammenta non solo di essere un homo sapiens sapiens (essere e ritenersi non sono la stessa cosa ma ora non è il caso...) ma arriva fino al rammentarsi che sta giocando al negoziante! I neuroni cortocircuitati, prima di tornare alla loro stasi di prassi, hanno il tempo di elaborare l’idea del millennio: “Faccio così – esclama eccitato dal suo stesso ingegno – lasciami il numero di telefono e ti faccio sapere appena so qualcosa!”

“Casa o mobile?”

“E’ uguale!”

“Ah, e ora non mi fotti! – ho pensato – Giammai ti darò il cellulare fornendoti ampio ventaglio di giustificazioni* per non telefonarmi mai più”. Gli do quindi il numero del fisso e vado a casa, covando odio per il genere umano in assoluto e sentendomi anche cretino perché quei due individui tutto sono tranne che esseri umani.

Passano 120 minuti. Tanto per far vedere che sono sì coglionato ma non domo, scendo, passo al bar a comprare mezzo litro di latte e poi mi affaccio nella bottega della strana coppia.

“Ordunque? Ci sono novità?”

Il sassofago si alza in piedi, i suoi occhi non danno più segno di attività cerebrale (il campo di odio emesso dal vecchio, fortunatamente, è diminuito di intensità) e dalla bocca esce il seguente messaggio “eh... poi... l’abbiamo venduto all’altro ragazzo... sai... veniva da lontano... allora... però ci torna martedì o mercoledì... ecco... (altro lampo di genio) ti chiamo appena ci ritorna, eh? Va bene? D’accordo così?”.

Annuisco e torno a tessere trame oscure.


* non prende, era occupato, il tuo operatore non è compatibile col mio, ho finito il credito, dal fisso non posso chiamare i cellulari, non c’è campo, la criptonite nascosta in questo quartiere inibisce il funzionamento dei dispositivi digitali.

martedì 20 maggio 2008

Bestiarium #10


io lo so, ma non lo dico

Al di là delle leggi, io ho un qualcosa per le mani, di vendita generica ed è una cosa che serve a tutti e che non esiste, o meglio dire esiste ma è grossa, e per fare quella determinata cosa ci si mette un ora circa, io lo inventata molto più piccola, ed anziché di un ora ci si mette 10 minuti per quella sempre, determinata cosa, ed una cosa che serve a tutti e che si venderebbe in tutto il mondo, e sui banchi al dettaglio si venderebbe per 5€ quindi largo consumo; per la produzione di questo oggetto servono macchinari la quale il suo costo si aggira circa sui 200.000€, più la partenza dell’affitto di un grosso capannone; e si darebbe da lavorare oltretutto a migliaia di persone. Mo vedete voi se volete ascoltarmi oppure no.

Fuga di cervelli

in quanto lo status è di disoccupato, ma nello stesso tempo risulto al fine dell'agevolazione risulto come? 

grazie anticipatamente 

cordiali saluti 

Dott. XXXX XXXXX



DOTTORE?!

lunedì 19 maggio 2008

cave canem


Come accennato saggiamente dall’amico Nemo: “berlusconi al governo riuscirà a causare molti più danni sociali di quanti non ne abbiano fatti i rom negli ultimi 10 anni, e non l'hanno votato i rom”. La riflessione è semplice... ci si lamenta degli zingari perché oltre a rubare sono usi sporcare e a farla per strada.

È più incivile cacare per strada o farlo fare al proprio cane?

Nel mio palazzo, con precisione nelle cantine, i nomadi sono venuti a rubare un paio di volte. Un condomino, invece, ci portava il cane a fare i bisogni. Un altro, di condomino, è uso tirare mozziconi di sigaretta dalla finestra... sulle macchine parcheggiate nella stradina privata di accesso all’edificio. A un altro condomino è stato tirato un uovo (!) sul cofano della macchina (sempre parcheggiata nella stradina di cui sopra), la mia è stata graffiata con una chiave... ero reo di aver cambiato auto senza avvertire il tipo del secondo piano... non riconoscendo il veicolo come “appartenente a un condomino” ha ben pensato di marcarlo a futura memoria.

C’è chi lascia il portone e la porta del garage aperti perché è faticoso chiuderli e anche (e qui siamo al top) chi lasciava l’immondizia in strada perché i cassonetti erano stati tolti a causa di lavori di manutenzione sul marciapiede. Perché fare 10 metri e utilizzare un altro cassonetto? L’immondizia si lascia lì, esattamente dov’era il vecchio secchione, qualcuno la toglierà.

Ovviamente il problema sono gli zingari che pisciano per strada. Oh, non sto dicendo che a me vadano bene. Ho un campo nomadi (abusivissimo) quasi dietro casa (e visto che è pure quasi dietro casa di Alemanno, qualcosa mi dice che sarà asfaltato a breve) e so bene quali problemi si trascini seco.

Piuttosto, parlando di zingari...
Zingaro è quell’etichetta che affibbiamo a una pletora di gente variegata, Romeni, Albanesi, Turchi, Armeni, Croati, Serbi, Macedoni, Curdi, Persiani... Un po’ come si usa Marocchino per chiunque un po’ scuro di pelle venda qualcosa in spiaggia o Cinese per qualunque individuo dotato di occhi a mandorla possibilmente basso di statura o dotato di barba brizzolata e iscritto alla CGIL.

Gli Zingari rubano. Vero. E basta con l’illusione sinistrorsa che li vuole vittime della società. Andate in un campo nomadi o, se non avete abbastanza fegato, limitatevi a vedere i servizi al riguardo alla tele. Contate le parabole montate sopra roulotte, baracche e capanne di fango e sputi.

Sono tante.

Alla parabola, solitamente, sono collegati un decoder satellitare e un televisore. Senza soffermarsi sul televisore, direi che antenna parabolica e decoder satellitare non mi sembrano proprio essere gadget di chi soffre la fame.
A giudicare dalla fatiscenza del luogo e dalle condizioni igieniche degli individui che vi scorrazzano, il campo nomadi fa spesso pensare a qualcosa fra il campo di concentramento, Beirut dopo i bombardamenti e un paese poverissimo dopo un’alluvione. Poi vedi le paraboliche. Qualcosa non torna. Cerchi la didascalia con scritto “trova i 563 oggetti fuori posto”. Ma niente. La sensazione è quella di essere a un matrimonio e trovarsi davanti la sposa truccata da jocker... insomma, qualcosa non torna proprio. 

Insomma, parliamoci chiaro, gli Zingari non sono poi così diversi da noi. La loro naturale inclinazione a non prendersi responsabilità, buttando tutto sulle spalle di qualcun altro la condividiamo, il loro pretendere diritti sfuggendo ai doveri ci è familiare.

Entrate in un bar e chiedete: “chi vuole non pagare più tasse, fare i propri comodi senza che nessuno ti dica nulla, prendersi delle belle rivincite, irridere la collettività, vivere al di sopra della legge e godersi tutto il campionato di serie A senza pagare tasse, abbonamenti e bollette?”.

Cosa pensate vi risponderebbero? A quel punto vivere in un tugurio senza acqua corrente sarebbe il minimo per la soddisfazione di cacare sul marciapiede al posto del cane del vostro ex vicino di casa.
Che poi, nel campo abusivo, l’acqua corrente non ce l’hai per colpa del Comune che è bastardo e non te la dà!

Insomma, alla fine penso che questi Zingari ci stiano così sul cazzo perché sono stati più bravi di noi...