Citazione

giovedì 31 luglio 2008

Non tutti sanno che...


Il Varano di Komodo o Drago di Komodo (Varanus komodoensis) è il sauro più grosso vivente. È un rettile lungo più di due metri ma, nonostante l'aspetto, non è un discendente dei dinosauri. Assomiglia a un lucertolone, ha la lingua biforcuta, la pelle squamosa ed è carnivoro. È molto aggressivo.

Per attaccare e divorare le loro prede, e cioè i cervo rusa e i suini selvatici, i draghi di Komodo si servono delle fortissime unghie ricurve e dei robusti denti con margine posteriore seghettato. Le modalità con cui avviene la consumazione del pasto sono estremamente interessanti: dopo aver ucciso un grande mammifero, il gigantesco rettile comincia a divorarlo a partire dalla regione anale, affondando ripetutamente i denti aguzzi nel corpo della vittima e strappando con forza grandi brani di carne; in un secondo tempo il varano apre la gabbia toracica del mammifero e ne divora completamente il contenuto. Terminato il banchetto, al quale spesso partecipano diversi individui, ciò che rimane della preda è soltanto una carcassa interamente svuotata.

L'accoppiamento avviene tra maggio e agosto, le uova sono deposte a settembre. La femmina depone le uova nel terreno o in buchi negli alberi. Il nido contiene normalmente 20 uova, e hanno un periodo di incubazione di 7 mesi, il nido è sorvegliato dalla madre. Tuttavia dopo la nascita il cucciolo è senza difese per cui la mortalità infantile è molto alta. Generalmente i primi anni di vita del Drago di Komodo li passa tra gli alberi dove ha più possibilità di sopravvivere. Il drago di Komodo raggiunge la maturità sessuale dopo cinque anni.

Recentemente è stata dimostrata la partenogenesi facoltativa del drago di Komodo. In Inghilterra infatti una femmina di varano tenuta in cattività in uno zoo inglese si è riprodotta in questo modo, cioè senza l'ausilio del seme maschile.

mercoledì 30 luglio 2008

Bestiarium #15



l'importante è parlar chiaro

salve essere informato se questa azienda è nel vostro franchising per rientrare per il discorso a fondo perduto(CELLULEM BLOCK) BELLEZZA ED ESTETICA NATA IN SPAGNA DAL 1993.SE RIENTRA NELLA SUA AZIENDA MI DIA TUTTE LE CARATTERISTICHE PER IL FONDO PERDUTO GRAZIE.

che sono in atto

VORREI ALCUNE INFORMAZIONI PER QUANTO RIGUARDA LE DOMANDE PER I PRESTITI PER APRIRE UN'IMPRESA CHE SONO IN ATTO 
GRAZIE

martedì 29 luglio 2008

rumenta e il destino del mondo


Sono andato al cinema.

20 minuti di pubblicità.

Hanno fatto il trailer del film che stavo per vedere.

Hanno anche fatto la pubblicità della promozione per avere lo sconto sul biglietto che avevo già pagato.

È l’era del fuzzy-marketing.
Comunque mi sono divertito.

Ah, la mia vicina di sedile, accomodandosi, ha detto a un suo compare “non posso spegnere il telefono perché deve chiamarmi il mio ragazzo”.
Il mondo è a una svolta. Verso il peggio.

martedì 15 luglio 2008

Bestiarium #14


e se questi sono i consulenti... 

faccio parte dell' XXXXXX XXXXXXXXX XXXXXXXXXXX siccome che o dei clienti che nn sanno dove ed a chi rivolgersi per avviare tutta la pratica vorrei avere qualche contatto per poterli agevolare se ne sarebbe possibile nn anno molta dimestichezza con il pc. Nel ringraziarvi della vostra collaborazione vi porgo i più cordiali saluti a nome dell' XXXXXXXXX.
e se questi sono i laureati...

sarei interessato a presentare la domanda per i finanziamenti e agevolazioni per lavoratori autonomi tra i requisiti soggettivi viene chiesta l'abilitazione professionale essendo laureato. ho conseguito in seguito l'abilitazione professionale. é chiesto quindi, quello che chiedo,il certificato dell'abilitazione conseguita, o proprio l'iscrizione all'albo degli architetti??

martedì 8 luglio 2008

Today is the day after yesterday...


Ho una sveglia sul comodino che suona ogni mattina e questo non mi rende certo un campione. Questa sveglia non è come tutte le altre. Tanto per cominciare è brutta a vedersi, a guardarla da davanti si direbbe un quadrato con gli angoli smussati, grande ma sottile. Ha due oblò lungo una delle due diagonali. Nell’oblò in basso a destra c’è l’orologio, in quello in alto a sinistra c’è la radio. Ma non è tutto qui, la sveglia è anche lettore mp3 e volendo puoi svegliarti con la musica.

Ha due grossi difetti questa sveglia, il primo è che non c’è modo di affievolire la luce sparata dagli oblò. La vecchia sveglia invece accendeva il quadrante solo a richiesta o se suonava. Il secondo è che per quanti mp3 tu possa mettergli dentro, li eseguirà sempre nella stessa sequenza e allo stesso volume. Non c’è modo di regolare niente.

Svegliarsi con poche note soffuse di pianoforte e una voce delicata è piacevole. Spesso piacevole. Tranne quando quella voce descrive i tuoi pensieri. Li descrive esattamente. E non sono affatto i pensieri che vorresti, anzi sono proprio quelli che stai cercando di allontanare. Questo però non è un difetto della sveglia, è un difetto intrinseco di tutto quel sistema assai complesso che chiamiamo vita. Poi ti lavi, ti vesti, sali in macchina e vai al lavoro e ti chiedi: se la felicità vera è solo quella che puoi condividere (e questo è molto vero), la tristezza vera qual è? È proprio l’opposto? È quella che ti tieni dentro, quella in cui maceri da solo?

In attesa della risposta, guardo in alto e vedo nuvole cariche di pioggia. Mal comune, mezzo gaudio.

lunedì 7 luglio 2008

fa rite?


Sono stato al cabaret. Sono andato a vedere un comico. Beh, quasi. Dopo una giornata passata per musei d’arte contemporanea e moderna, macinando chilometri a piedi e sotto il sole (tutto belissimissimo) dico “oibò, andiamo a Castel Sant’Angelo a partecipare all’estate romana”.

Ci siamo andati a Castel Sant’Angelo.

Nei due anni passati mi sono divertito parecchio, tra saggi di scherma medioevale, concerti interessanti, equilibristi, mimi, guitti... tutto organizzato nel castello, seguendo un ipotetico itinerario. Paghi il biglietto, ti guardi il monumento da dentro, ammiri il panorama e, di tanto in tanto, un palco e qualcuno a farci qualcosa di gagliardo sopra.

Sarà stata la stanchezza, ma quest’anno è andata male. Prima di tutto uno spettacolo per bambini dove un’infermiera semi nuda e decisamente bòna parlava con una gallina in playback... e... poi... si è rivelato essere la pubblicità della Ovito, per cui la gallina, parlando al suo uovo, gli descriveva le delizie di essere un uovo Ovito.

Andiamo a vedere il concerto, ci vediamo solo la fine... interessante roba di folk italiano, presentato, millantando, come folk europeo mischiato (roba araba, musica balcanica e bla bla bla)... 

Alla fine ci troviamo al cospetto del comico, al secolo Henry Zaffa.

Su internet dicono che:
Henry Zaffa fa parte di quella lunga schiera di giovani comici italiani che cresce nei piccoli locali di provincia, facendo la proverbiale e giusta gavetta, sperando un domani di diventare famosi. Grazie ad una volontà di ferro e ad una bravura al di sopra della media, lui è riuscito ad ingranare bene (...).
Il suo è un cabaret che affronta in maniera ironica tutte i problemi legati alla comunicazione, dalla multimedialità alle scritte sui muri. Attraverso il suo strampalato personaggio e ad un costante coinvolgimento del pubblico, Zaffa riesce a far ridere in maniera molto intelligente, a volte surreale, ma per niente volgare. E scusate se è poco!
Ora, c’è qualcosa di peggio di un comico che non fa ridere? Si. E questo peggio è Henry Zaffa. Il punto più alto dello spettacolo è quando si è messo a litigare con un bambino presente.

No, seriamente. Immaginate la scena, dopo ogni battuta il nostro chiede (sì, lo chiede lui) un applauso all’imbarazzato pubblico. Battute agghiaccianti, le migliori (non scherzo) erano quelle attinte dalle reminiscenze infantili tipo “se un gatto cammina gatton-gattoni un coyote che fa?”

E, no, non era voluto, Zaffa non è Kaufman, e non provate a convincermi del contrario...

martedì 1 luglio 2008

noio vulevon savuar...


Scipione l'Africano: Hey Rumenta, come si scrive endover?

Rumenta: Eh?!

SA: ENDOVER!

R: Ma che devi dire? A che proposito?!?

SA: Devo capire mio figlio quando atterra

R: Atterra ubriaco?

SA: No, la città!

R: Eindhoven?

SA: con l'acca?

R: ... si, ma dopo la d.