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giovedì 23 febbraio 2012

Celentano


San Remo e Celentano. Bene. Io nemmeno l’ho visto. Né san Remo, né Celentano. Anzi, sì, ho visto dei pezzi, pezzetti piccoli piccoli, sufficienti per provare serio imbarazzo. Pensavo che l’intervista di Morandi alla Bellucci dell’anno scorso fosse stato il momento televisivo peggiore di sempre (a pari merito con quella a DeNiro, beninteso), invece ho incautamente seguito, mentre lavavo i piatti, la sua intervista alla Pellegrini. Lei, poveretta, è meglio che nuoti e basta, lui, poveretto, dovrebbe rilassarsi a casa, con una bella tisana.

Non ce l’ho con Morandi. Non troppo almeno. Ce l’ho con il fatto che pure in televisione si chiamano sempre i vecchi. Celentano, cacchio. L’anno scorso Benigni. E poi la solita solfa di dissociazioni, denunce, gente offese. Oh, Celentano è un fico, in generale, è uno che ai suoi tempi è stato anche avanti. Ma ora basta, ha 70 anni e lasciasse fare. Bello il gesto di dare tutto in beneficienza, ma in fondo non è stato mica 30 giorni in miniera, è stato pagato in modo indecente per un monologo di dubbio gusto (almeno leggendo le cronache) durato un’ora. E sì, lo avrà provato, ci avrà perso tempo, avrà dovuto pagare anche i suoi avvocati. Ma, insomma, non mi pare un gesto così da gran signore, suvvia.

E l’hanno scorso è toccato a Benigni con la retorica da ventennio sull’inno d’Italia. Genio, grande, poeta. Per carità, monologo d’effetto e pure commovente sul momento, poi ci rifletti e capisci altre cose. Cose brutte. Cosa che ci credi ti viene davvero la nostalgia di quello che dice che i treni li faceva arrivare in orario. E ti chiedi se era proprio il caso. Ma il punto è che anche Benigni è una salma e l’unica cosa straordinaria, in fondo, è che non abbia provato a tirare fuori l’uccello.

E Celentano voleva pure portarsi dietro Grillo, un altro giovane con un sacco di cose nuove e moderne da dire.

Che poi a me se insulti la stampa cattolica un sorriso me lo strappi facile, ma a che serve? Perché? Un monologo di un’ora per dire che per te un certo giornale va chiuso? Sei scemo o solo in preda alla tracotanza dell’anziano che siccome è vecchio ritiene di avere ragione e dire cose sensate e sagge a prescindere? No so, a ‘sto punto poteva dire “stanno a rispacca’ tutto!”...

Ma poi, è una festival della canzone, no? Dovrebbe esserlo, il titolo così recita. Ma alla canzone, della pellegrini, di grillo, della pellegrini e della patata rasata di Belen ma cosa interessa? E cosa c’interessa pure di Celentano se nemmeno canta?

Non lo so. Se voi lo sapete suggerite.

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