Citazione

mercoledì 8 giugno 2011

Vaffanquorum

Dico a te, a te che non andrai a votare. 

A me non interessa cosa tu pensi sia giusto votare, ma è importante il gesto. Perché è importante? Perché questi cazzoni di politici devono smetterla di spendere i TUOI soldi organizzando Referendum in un giorno in cui sanno che TU avrai altro da fare, ad esempio. Perché loro, praticamente, è come se ti prendessero per scemo.

Riflettici. Loro dicono “c’è questa domanda e devi rispondere si o no”, ma io la domanda te la faccio quando sono sicuro che non ci sarai, così è come se avessi detto “no”. Ma tu “no” non l’hai detto, te l’hanno messo in bocca, lo presumono. E’ come se io dicessi “Se oggi non sei in spiaggia allora sei a casa a fare le ammucchiate con gorilla e cani pastori”. Ma tu sei al lavoro. Certo, può esserti funzionale che il mondo pensi che invece ti dai alla zoofilia, ma sarebbe una bugia, no? Sarebbe un po’ un abuso. Sarebbe obbligarti a qualcosa.

Per cui sarebbe bello andare in massa a votare. Anche a votare “NO”. Almeno si darebbe un segnale. Un messaggio. Una cosa tipo “Avete rotto il cazzo, noi a votare ci andiamo. Stronzi. Iniziate a fare le persone serie”. Magari potrebbe essere utile per il futuro. Magari si cambierebbe anche ‘sta legge. Magari si potrebbe rendere più alto il numero di firme da raccogliere per indire il referendum però, una volta raccolte, chi vota decide. Senza quorum e magheggi di sorta.

Insomma, fra andare a votare e non andarci è meglio andare. Ma a votare che? I quesiti sono scritti volutamente in modo incomprensibile e devi votare SI se vuoi dire NO e devi votare NO per dire SI.

In pratica, semplificando, si chiede:
L’acqua dev’essere in mano ai privati?
Chi gestisce l’acqua può applicare la tariffa dell’acqua che vuole?
Le alte cariche dello stato, davanti alla legge, sono come tutti gli altri cittadini?
Vuoi l’energia nucleare?

In realtà, visto che rispondendo NO si dice SI e viceversa, i quesiti vanno modificati in questo modo:

E’ vero che l’acqua non dev’essere in mano ai privati?
E’ vero che non vuoi che i privati facciano le tariffe dell’acqua che vogliono?
E’ vero che non vuoi che le alte cariche dello stato godano di privilegi davanti alla legge?
E’ vero che non vuoi l’energia nucleare?

Ecco, a questo punto SI vuol dire che è tutto vero, NO che vuoi il contrario.

Bene. Io sono per votare SI a tutto.. Per un sacco di motivi. E se vuoi ne parliamo. 

Inizio dall’acqua.

Si dice che i privati siano più efficienti. La FIAT ti sembra efficiente? Mi dici quale servizio passato dallo stato al privato è diventato migliore?

Certo, la gestione statale è problematica. Ci sono un sacco di sprechi e di abusi e di incuria, vero. Quando hai le unghie dei piedi sporche, lunghe e orrende che fai? Un pediluvio e un giro di tagliaunghie o ti tagli i piedi e li sostituisci con due comode e indistruttibili protesi in titanio?

No, perché il punto è qui. Non c’è nessuno fra “volere una gestione migliore” e “cedere ai privati”. Il privato non gestisce meglio, il privato trae profitti. Se il tubo dell’acqua ha un buco, il privato fa un semplice calcolo, ovvero, verifica se gli conviene di più riparare il buco o ribaltare il costo dell’acqua persa dal foro sull’utente finale. Spesso e volentieri vince la seconda ipotesi. Al privato non interessa erogare un servizio, ma guadagnare il più possibile e per farlo il primo modo è spendere il meno possibile. 

Per chi ha voglia, nel 2006, Report ha dedicato una puntata alla privatizzazione dell’acqua. Consiglio di vederla integralmente, perché si parla di comuni italiani (Arezzo e Latina) che, già nel 2006, avevano ceduto la gestione idrica ai privati. E si vede anche cosa è successo in altre parti del mondo. La trovate qui.

Poi c’è il nucleare.

Del problema ne ho già scritto tempo fa, quindi non mi ripeto. Aggiungerei di dare un’occhiata a quello che ancora sta succedendo a Fukushima.

Qualcuno potrà obiettare che il nucleare è l’unica fonte di energia che bla bla bla. Ricordiamoci sempre che dalla Francia acquistiamo energia praticamente sottocosto (di sicuro meno di quanto costerebbe a noi produrla) e che non sappiamo cosa succederà in futuro. Il risultato di un referendum non è eterno, fra qualche anno potremmo cambiare idea, quando e se cambieranno le condizioni. Per ora teniamoci stretto un primato, siamo arrivati ad abolire il nucleare prima di tanti altri Paesi.

Sulla giustizia.

Ma se D’Alema fosse presidente del consiglio e avesse rubato, non vorreste vederlo davanti a un giudice e, possibilmente, in galera? Io si. Me ne fotto del mandato degli elettori. Chi mi rappresenta non deve solo essere pulito dev’essere anche libero da qualsiasi sospetto. Poi se credi alla storia delle toghe rosse, della magistratura deviata e palle varie... beh, hai perso e fai prima o a fare una rivoluzione seria o ad emigrare.