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lunedì 20 aprile 2009

pirates


Ieri ho visto un film di fantascienza, niente di che. Me lo aveva passato un collega, in divx; in realtà mi aveva dato un hard disk pieno di roba fra cui questo film. La qualità del film era pessima, il video era stato ripreso al cinema, in Russia. Questo lo so perché in un paio di scene parlano in giapponese e il sottotitolo è uscito in cirillico. L’audio invece era in italiano, registrato al cinema.

Quindi, pensate, c’è tutta un’organizzazione di guitti che riprendono un film in un cinema a caso del mondo e lo passano ad altri guitti che vanno al cinema col registratore e che poi montano il tutto. La qualità del tutto ve la lascio immaginare... anche se ogni tanto ci sono chicche notevoli: ricordo una versione di Donnie Darko con risate e commenti sarcastici fuori scena che davvero dava una marcia in più al film.

Lo scopo? Spacciare per “lotta in nome delle libertà” la necessità di qualche sfigato di potersi vantare di aver visto tutti i film in circolazione.

“L’hai visto Minotauri Nottamboli?”
“Ehm, non ancora”
“Esce la settimana prossima”
“...”
“Ma te lo sconsiglio, meglio Plasma Zombie”
“Ma l’hai già visto Minotauri?”
“Si, è stato presentato alla stampa, ma non è niente di che. Brutta fotografia e colonna sonora non all’altezza”
“Ah... Venerdì invece vado a vedere Mitraglieri All’Inferno IV”
“L’ho visto ieri, carino. Di consiglio piuttosto Cistifellea Assassina più per l’interpretazione di Tony Capranica e la scena del tostapane nella lavatrice... che poi, come sai, è il prequel di Oriundi Connection Back To Hollywood, che ha il merito di essere stato diretto dai Cappelletti Bros...”.
“Ammazza, ma di cinema né capisci”

Il collega ha anche provato a fare il grosso, vantandosi di quello che mi aveva passato.

“T’o sei visto? Fico eh?”
“Ma manca il finale!”
“....ah....”

martedì 14 aprile 2009

io, imbianchino che son io


Per togliere la carta parate ci sono appositi solventi, che vanno benissimo a meno che non abbiate 6-7 strati di carta, magari attaccati al legno. Poi si deve preparare il muro, chiudere i buchi, sistemare le crepe, scartavetrare, ingessare. A questo punto si può stendere la prima mano di vernice, col pennello viene meglio, col rullo si finisce prima ma fate attenzione: se il muro non è in perfetto stato col rullo si rischiano casinacci.

Nota per il soffitto, se è verniciato a tempera e voi non usate la tempera state facendo un lavoro inutile: la vernice nuova staccherà la vecchia e farà cadere il soffitto a terra. Come ovviare a questo inconveniente ancora non lo so... dicono di procedere bagnando il soffitto con una spugna, rimuovere la vernice vecchia e via... a me non ha funzionato. Ho passato un intero pomeriggio appollaiato su una scala a raschiare il soffitto ma non è servito a molto, ho dovuto comunque dipingerlo tutto col pennello, invece che comodamente col rullo.

Altro accorgimento, ogni persona che lavora con voi dovrebbe essere dotata si scala, altrimenti si deve procedere a turni rallentando parecchio la tabella di marcia dei lavori.

Alla fine, la soddisfazione è direttamente proporzionale alla fatica, il problema è che i lavori non sono ancora finiti...

mercoledì 8 aprile 2009

le palle del capo

t0. Bisogna fare questo lavoro urgentissimo.
t1. C’è da fare questa cosa, infrettissima.
t2. E’ un’emergenza, questa cosa va fatta subitissimo.
t3. Devi fare questo di corsa.
t4. Senti, dovresti fare quest’altro, ma velocemente.
t5. Questo va finito ora.
t6. L’edificio sta andando a fuoco, fai subito questo.
t7. AAAHHHH! Questa cosa va finita entro ieri!
t8. Il capo del capo del capo del capo ha bisogno di questo entro domani mattina alle 5.
t9. Ma poi, il lavoro urgentissimo l’hai finito?

Non so come esprimere in altro modo una certa qual sensazione di incompletezza lavorativa...