Citazione

martedì 31 gennaio 2012

Il Fantasma di Stalin (Martin Cruz Smith)

Renko alle prese col fantasma della guerra in Cecenia, con brogli elettorali, scacchi, la consueta storia di corna e rigurgiti di comunismo in una Russia ormai preda ad oligarchi senza scrupoli. Finale sospeso, romanzo che si assesta sulla media dei precedenti. Ovviamente chi ha letto già tutti gli altri non aspetta una recensione per leggere anche questo, quindi dateci dentro.

martedì 24 gennaio 2012

Lupo Mangia Cane (Martin Cruz Smith)

Per me, fino a questo momento, è questo il capitolo migliore dell’epopea di Renko. Si recuperano tutte le cose belle dei precedenti romanzi. Lupo Mangia Cane è ambientato a Cernobyl, ovviamente a disastro più che avvenuto. L’ambientazione è strana, claustrofobica e disorientante, l’investigazione con un ritmo inedito, anzi, non avanza per l’esattezza e il contorno fa tutto il resto. Bello. Davvero bello.

mercoledì 18 gennaio 2012

One Man


Ne reseterà soltanto uno?

One Man, sei lì, sereno, fai il tuo lavoro, poi, ti capita il momento del coglione, capita a tutti, no?

Però a te va un po’ peggio, alla fine te la cavi pure senza un graffio, ma solo dopo aver:
  1. affondato una nave il cui valore assicurativo è di 500.000.000 di dollari;
  2. disperso 20 persone;
  3. ammazzato 12 persone;
  4. rovinato la vacanza a 3.200 individui;
  5. procurato al tuo capo 3.200 cause fra danni a cose e persone;
  6. fatto spendere al tuo capo qualche milione di euro per recuperare 2000 tonnellate di carburante (invito tutti a riflettere sulla cifra);
  7. fatto spendere al tuo capo qualche altro milione di euro per rimuovere il relitto;
  8. danneggiato l’immagine del tuo datore di lavoro con conseguente calo di clienti;
  9. rischiato un incalcolabile danno ecologico (non si sa ancora se la benza si potrà recuperare);
  10. distrutto l’economia dell’Argentario, anzi, cancellando l’Argentario da ogni rotta turistica.

Non male. Forse ci sono gli estremi per un licenziamento.

Ma in tutto questo, la capitaneria di porto, dov’era? E’ noto che le navi da crociera abbiano il vezzo di passare vicino alle cose per offrire un “effetto presepe” ai passeggeri e un effetto “ciao ciao figata la nave gigante” per i terrestri. Si, che è un po’ come i bambini che salutano gli aerei. Che poi, se vogliamo, tutta questa cosa sarebbe come se un aereo atterrasse in piena Autosole per farti vedere da vicino Orvieto. Ad occhio mi pare pericoloso, ecco. 

Costa Crociere ha detto che è colpa del guidatore. Ma loro un richiamo a tutti gli altri che fanno porcate lo hanno mai fatto? E la capitaneria di porto, così, per sapere, una multina l’ha mai fatta? No, così, tanto per... 

Il mio amico XR nota drammatici parallelismi fra questa storia e i Simpson. Immagina Homer addormentato mentre una scimmia impazzita cazzeggia coi comandi mentre tutti applaudono e ridono. Poi ci sarebbero la negazione del problema, la fuga e altri dettagli riderecci. 

E intanto venendo al lavoro ho superato una 500 della Costa Crociere, buttata a un lato della strada con una gomma a terra.

martedì 17 gennaio 2012

Havana (Martin Cruz Smith)

Renko viene mandato a Cuba quando l’unione sovietica ha ceduto al capitalismo. Anche in questo caso l’affresco storico è molto interessante e il libro riuscito pur senza particolari guizzi se non l’emergere del fatto che Renko ha sicuramente più culo che anima. E, si, c’è anche un altro aspetto da considerare Renko non invecchia, o almeno il lettore non percepisce cambiamenti dovuti all’età, quando dal primo capitolo di anni ne dovrebbero essere passati parecchi. Pazienza, il lbro funziona anche se il canovaccio ormai è ben noto ed è un pelo sotto i precedenti capitoli.

giovedì 12 gennaio 2012

Baffi


Ho un solo mito di gioventù sopravvissuto. Sopravvissuto a sé stesso, alla fuoriuscita dall’adolescenza e al processo di omicidio sistematico dei miei idoli (metaforicamente parlando, ça va sans dire). Fra l’altro è un mito ormai molto poco idealizzato, il suo status se lo è mantenuto grazie alle sue opere tangibili.

Questo individuo si chiama Tony Iommi, chitarrista, fondatore, leader dei Black Sabbath, seminale gruppo degli anni 70 che ha influenzato e rivoluzionato il mondo del rock, senza se e senza ma. Senza di loro, senza il lavoro di Iommi, la musica popolare oggi avrebbe, come minimo, un suono diverso, tanta e tale è l’influenza che questo signore baffuto ha avuto. Ovviamente oltre ad aver prodotto alcuni capolavori discografici.

Questo signore, quest’estate, avrebbe suonato con i finalmente riuniti Black Sabbath, formazione originale con pure Ozzy della partita. Notizia dell’ultima (beh, ormai penultima) ora: Tony Iommi ha la leucemia e questo mi ha un po’ gettato nello sconforto.

Forza Tony!

mercoledì 11 gennaio 2012

orgogliosi delle nostre tradizioni... ?


A Bologna le insegne dei negozi dovranno essere in lingua italiana. Bene, la cosa mi lascia indifferente, solo, non capisco come verrà applicata, un cambiavalute quindi non dovrà scrivere “change”? Non si dovrebbe nemmeno più scrivere prêt-à-porter, o toilette, snack bar, kosher, coiffeur tantomento merry christmas e wine/lounge bar. Per chi vale? Ci sono lingue esenti? Tipo un pub irlandese può mettere scritte in gaelico e parlare di brown ale? O magari vale solo per le lingue coi caratteri strani? E quali sono i caratteri strani? Cirillico? Greco? Ebraico? Cinese? Ma quindi va bene se il messaggio scritto strano viene traslitterato? Tipo se scrivo Ni-Hao va bene? No? Si?

Insomma, a me pare una stronzata ingestibile, ma tant’è.....

martedì 10 gennaio 2012

Red Square (Martin Cruz Smith)

Il muro è caduto, Renko, da Mosca, si sposta a Berlino. Ancora una volta a far da sfondo alla vicenda c’è un bellissimo e dettagliato spaccato storico, mentre questa volta è l’intreccio poliziesco ad essere un po' sotto tono lasciando più spazio ad una vicenda di corna vissute. Fra l’altro emerge di brutto il canovaccio già utilizzato nei romanzi precedenti (e che verrà ripetuto in quelli futuri): renko sfigato, renko che insegue patata, renko possiede patata, corna che aleggiano, soluzione del caso che non porta alcun merito o gloria al protagonista. In fondo però scorre tutto piacevolmente e chissenefrega.

lunedì 9 gennaio 2012

arti e mestieri del nuovo millennio


Per iniziare questo 2012 parlando di cose serie, ho iniziato a stilare una lista di mestieri nuovi e interessanti, lista che spero di riuscire a rimpolpare nel corso dell’anno.

Moglie di calciatore. Che è la versione a tempo indeterminato della “concubina del calciatore” che è uno status occupazionale ben più fico della banale “moglie di vip” anch’essa evoluzione temporale della “concubina/schiava sessuale di un vip”. Laddove con VIP si profila quella figura che si estenda dal tipo che urla CIAO MAMMA al telegiornale e, prima di arrivare a un attore di serie A, passa per un’infinita pletora di tronisti, per Gabriele Paolini, Malgioglio, attori di fotoromanzi, attori di fiction e similari.

Web markettaro fraudolento. Ovvero venditore di servizi web fuffa a tempo pieno. Non sembra, ma è un’attività che può essere redditizia. Cosa lo distingue dal truffattore normale? Il fatto di non metterci nemmeno la faccia. Trovata la vittima, basta cambiare la voce al telefono per vendergli qualcos’altro.

Blogger. Non dà reddito, ma, abusandone, aiuta l’apprezzamento di sé. Consigilato soprattutto alle zitelle inacidite dalla vita affette da deficit di autostima. Aprite un blog, vomitateci le vostre brillanti dissertazioni, passate le nottate a fare ricerche, stime, valutazioni, parlate di tutto e del contrario di tutto assecondando i riflussi ormonali. L’importante è che traspaia sempre quel tono da “io so’ io e voi nun siete ‘n cazzo” che, al più, può declinare nel “ora vi imparo il mondo”.

Figurante televisivo. Attività innanzitutto ad alto tenore culturale, redditizia e con ampie possibilità di sviluppo. Infatti può essere anticamera per professioni ancora più interessanti come quella di VIP o concubina/concubino di VIP... e a questo punto il limite è il cielo!

Opinionista. Isomorfo al mestiere del blogger (che potrebbe fungere da ‘riscaldamento’), quello di opinionista è il mestiere che permette di parlare di qualsiasi cosa davanti a una telecamera o a un microfono. Diversamente dal blogger (anche se andrebbe approfondita la questione parlando dei blogger acrobatici che scrivono di getto, non rileggono, pubblicano e che iddio li perdoni), l’opinionista improvvisa. E basta.

Mercante di cianfrusaglie usate. Individuo che vive connesso h24 ad ebay tramite cui rivende qualsiasi tipo di oggetto incontrato nella sua vita. Con “qualsiasi tipo di oggetto” s’intendano giornaletti con quarta di copertina cartonata, magliette bucate, cartoline immonde, calcinacci, dentiere trafugate dai nonni, mobili rotti... il Mercante professionista sa, ovviamente, come valorizzare ognuna delle porcate che cerca di rifilare al prossimo. In definitiva una versione 2.0 del più classico “pulisco cantine raccolgo tutto”.

Faccialibratore a tempo pieno. Attività simile a quella del blogger, ovvero poco remunerativa (a meno di non chiamarsi Zuckerberg) ma utile all’utostima (a meno di non chiamarsi Zuckerberg), il faccialibratore professionista non solo informa il mondo sulla sua vita (e su quella di amici e familiari...) minuto per minuto ma riesce contemporaneamente a:

  • Imparare a memoria ogni variazione di profilo/stato/amicizie dei suoi amici di faccialibro;
  • Studiare e monitorare l’attività degli amici degli amici di faccialibro;
  • Chiedere amicizia a ogni individuo incontrato su faccialibro;
  • Importunare proprio te, che ti sei appena collegato di sfuggita per leggere un messaggio che ti anno mandato, via chat;
  • Pubblicare drammatici drammatici scatti del suo oggetto preferito, di solito sé stesso seminudo oppure il cane, la figlia o le tre cose insieme;
  • Mandare avanti con un discreto successo una fattoria, un pupazzetto, un ristorante o qualsiasi altro giochino proposto da faccialibro.

Evidentemente, a differenza della professione di blogger, non viene richiesta particolare preparazione, non si devono fare ricerche, non si deve essere creative, basta esserci, sempre, comunque, in modo estenuante.

Pippa. Il mestiere del 2011 è stato quello della Pippa, ovvero sorella con un bel culo (ma manco troppo) della concubina di uno famoso. Non sappiamo quanto sia remunerativo, ma di certo offre i vantaggi del faccialibratore professionista estesi a tutta la stampa mondiale e in totale passività.

martedì 3 gennaio 2012

Stella Polare (Martin Cruz Smith)

Secondo romanzo della serie dedicata a Renko. Questa volta il nostro si trova su un peschereccio, in quel periodo in cui l’Unione Sovietica inizia ad avvicinarsi al nemico americano. Molto più cupo e claustrofobico del precedente capitolo, sicuramente ancora più particolare come ambientazione ma ugualmente avvincente. Anche in questo caso, la lingua italiana viene abbastanza martoriata… Forse un pelo sopra a Gorky Park.