Ho un ipod. Ce l’ho da un po’ di anni. Ha sempre funzionato più o meno decentemente, nei limiti imposti da Steve Jobs, ovviamente. Il che vuol dire che funziona solo come dice lui e appena tenti qualcosa di più azzardato inizia un’infinita serie di problemi. Si vedano a titolo esemplificativo i precedenti capitoli.
Da qualche giorno, l’ipod ha smesso di volersi caricare. Lo attacchi al PC, dice che si carica, ma fa finta. Lo attacchi alla basetta, dice che si carica, ma fa finta. Lo attacchi alla corrente, ce lo lasci tutta la notte, dice che si carica, glielo richiedi e lui conferma “Si, si, mi sto a carica’!” e la mattina è scarico esattamente come la sera.
Quindi che fai? Ti attacchi a internet e cerchi una soluzione. Purtroppo, i nerd della mela non sono all’altezza nemmeno di essere definiti tali. Danno risposte da non-nerd: tipo “resetta” oppure “ripristinalo” e, se queste due operazioni non funzionano, c’è la soluzione delle soluzioni che è “vai in un centro assistenza”.
Un nerd che si rispetti non ti direbbe mai di andare in un centro assistenza, al solo pensiero di “centro assistenza” avrebbe attacchi di diarrea e rischierebbe la morte.
Ne consegue che i nerd della mela siano i paria del mondo dei nerd. Molto in fondo nella catena alimentare nerdesca. Forse nel gradino più basso. Utili come un lecca lecca al gusto di merda, tanto per citare qualcuno. E questo, se vogliamo è un po’ una costante del mondo Mela. Un sacco di gente con prodotti stilosi di cui però non sa una fava.
Comunque, proprio come un nerd, ai centri assistenza sono allergico. Li ho sempre trovati luoghi forieri di altri problemi e spesso e volentieri mai in possesso di una soluzione degna di questo nome.
E quindi risolverò da me. Sarò il nerd di me stesso. A presto su questi schermi.