Gli europei di calcio li ho visti di striscio. Anzi. Li ho spiati malamente da un buco in una parete. E per una volta non voglio lamentarmi dei caroselli e del Paese immobilizzato nell’adorazione del dio sferico. Anzi, al riguardo devo ringraziare proprio la nazionale di calcio, perché l’autostrada è stata vuota e poi il buon gusto di perdere la finale ha evitato problemi di sonno a tutta la famiglia Rumenta.
Ma non è di questo che voglio parlare. Ho notato un atteggiamento diverso del tifoso, ho notato una gran voglia di avere un qualcosa attorno a cui stringersi ma senza l’aggressiva disperazione di qualche tempo fa. Mi sembra ci sia una voglia “pulita” di trovare un qualcosa che unisca, che aiuti a sentirsi una cosa sola.
E se questa volta il totem è stato di forma sferica va benissimo, magari un domani sarà l’urna elettorale, chissà.
O forse mi sono solo svegliato ottimista.
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