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domenica 24 settembre 2006

racconti metropolitani #4


Bancarelle, ogni mattina sono sorpreso, infastidito e divertito allo stesso tempo... Sorta di suk circondati da una masnada di donne in pieno delirio spendereccio. Mutande, scarpe, calze, gonne, mollette. Gomitate e spintoni. La cosa che più mi sconcerta è che estate, inverno, sole o pioggia è sempre lo stesso delirio. Poi mi soffermo sui particolari, matrona sudata che prova un sandalo... lo poggia su un coperchio di scatola da scarpe gettato all'uopo a terra, ci infila il piedone, ci litiga, le prova tutte, non va, riprende la scarpa la rimette nel mucchio. Quanti piedi saranno già entrati lì dentro? E poi, magari, sempre la stessa signora, è quella che arriccia il naso, quando, in autobus, si trova vicino al più classico dei polacchi ubriachi...

Il popolo del bus mattutino mi colpisce sempre e, spesso, mi fa iniziare bene la giornata.

Il finto storpio che parla con i compari, tutti muniti di bastone e/o stampella d'ordinanza, si dividono le zone, decidono i turni e, forse, anche le strategie.

Le mie preferite, però, sono le vampone wannabe, sempre griffatissime, di quelle a cui è impossibile sgualcire il vestito e che si attaccano ai corrimano del bus con 2 dita; nulla è lasciato a caso, nemmeno gli insulti che rivolgono alle vecchie, troppo lente, per i loro alti standard, nel liberare la porta. L'apparenza è impeccabile, ma i particolari le fregano, segni di nicotina sui denti, mani e modi rozzi. Bocche e nasi rifatti al discount e unghie di plastica che imbarazzerebbero anche una pornostar. La fiera del becero... e poi aprono bocca. "Io non sono razzista, ma i negri li ammazzerei tutti".A questo punto è il delirio e viene da chiedersi perché la selezione naturali non acceleri un po'.

Poi ci sono i personaggi conciati come se fossero in un varietà televisivo. Quintali di trucco, cerone, coppale, capelli double-face, capelli finto spettinati, mosse provate attentamente davanti allo specchio...e, soprattuto, uomini con le sopracciglia spinzettate. Ora, sarò vetero-neanderthaliano, ma c'è davvero qualcosa che non va in uno depilato, spinzettato e lampadato e con la marca delle mutande ben visibile sopra la camicia.... e forse, penso, è giusto che la razza umana si estingua il prima possibile.

Non manca nemmeno il manifesto della sfiga più estrema: quello che cerca di venderti 'Lotta Comunista'. Che poi è sempre quello che ti perseguitava all'università, quasi a dimostrare che non tutti abbiamo lo stesso concetto di 'amor proprio'... o almeno non gli attribuiamo la stessa importanza.

Poi le porte si aprono e mi torna in mente una frase letta non so più dove "la gente è il migliore spettacolo del mondo... ed è GRATIS!".

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