![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrh05Dyz_2EuPyqj98WhQec2hCbKeYHV4FFcrTXXKpnFRi774C0lluZY_-LcenVX21u9x-65btHnhVJGaTrEsuxpB01OtOOrILGLqF8PIB2lEaqtks47yyYQ12Kbf1tuJvvHf6ZwkeBSk/s1600/metropoli.jpg)
La prima metropolitana. Non è vuota. La città dorme. I lavoratori sono svegli. Quelli più umili. Badanti, muratori, operai. La maggior parte extracomunitari. Facce stanche, assonnate. Punk ancora o già ubriachi ridono. La stazione si sta iniziando a svegliare, nonostante il cielo sia ancora buio. Il treno si mette in moto, attraversa la città muta, immobile, ma d'un tratto, una strada trafficata. Il mostro si è svegliato. Non per me. Sono nel nowhere, il mondo che separa una città dall'altra. In un finestrino appare la campagna addormentata, nell'altro l'alba e i primi segni di vita.
Nessun commento:
Posta un commento