Che poi, diciamocela tutta, le stroncature sono sempre facili e divertenti da scrivere. Questo disco è pura merda pressata oppure è la cosa più orribile che abbia sentito in vita mia o anche state alla larga da questo schifo, basta inserire fra un insulto e l’altro un paio di motivazioni che suonino sensate. La cosa peggiore sono i dischi né carne né pesce, quelli che non puoi definire brutti (perché, fidatevi, i dischi brutti sono DAVVERO brutti), ma nemmeno belli. I dischi inutili sono troppi, fra l’altro, sapete, quelli uguali a 1000 altri, quelli che ascolti e ti scordi cos’hai ascoltato, peggio, quelli che è già tanto se li senti perché da ascoltare c’è poco.
Poi ci si lamenta che la gente rubi i dischi su internet! Su 100 dischi 5 sono imperdibili, 15 sono indecenti, il resto è inutile.
Poi, mentre scrivi, sai già che farai incazzare qualcuno, per quanto un disco sia inutile o obbrobrioso ci sarà sempre almeno un mega fan, e il mega fan la prende sempre sul personale, come se gli insultassi la mamma. Mentre il semplice fan si chiude semplicemente dietro un muro di sdegno, il mega fan ci tiene a comunicarti quanto tu sia un merdaiolo totalmente privo di discernimento. Solitamente vieni tacciato di essere un quattordicenne che al massimo ha ascoltato i take that mentre comprava un paio di calzoni in un negozio alla moda, più raramente vieni minacciato di percosse e morte. Ancora meglio quando è l’ARTISTA stesso a comunicarti che sei uno stronzo, che non sta bene trattare così degli ARTISTI e che qui e che lì.
Perché tutto questo? Perché anche il lavoro più divertente e ganzo nasconde sempre qualche fregatura. Figurarsi un lavoro orrendo!
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