Sono molto sorpreso dalle parole di Bossi. Mai lo avrei detto capace di citazioni letterarie ad esempio.
Con l’eleganza che da sempre lo caratterizza, l’Umberto ha citato e aggiornato nientemeno che gli ottimi Uderzo e Goscinny. No, no, non ridete. L’Umberto ha dovuto scegliere, fra le mille e mille possibilità che la sua ampia conoscenza letteraria gli offre, la citazione più adatta per farsi capire financo dal figlio, adattandola contemporaneamente ad un lessico più comprensibile. Il trota ne ha infatti riso, non sappiamo se per aver colto la citazione o semplicemente per la parola “porci”.
La citazione è avvenuta da un palco importante, ovviamente, quello di Miss Padania a Lazzate.
Il motivo? È arrabbiato per il gran premio di Roma, che a detta sua dovrebbe essere corso con le bighe (mica male come idea... altro che Palio di Siena!) per non oscurare quello di Monza.
Ora, caro Umberto, io non so come dirglielo, ma i Romani a tutta questa baracconata del gran premio ci rinuncerebbero volentieri, come rinuncerebbero ai ministeri e come rinuncerebbero pure a darle lo stipendio.
Vede, se fosse per me, io non Le darei importanza. In fondo io La capisco: era a Lazzate che poteva dire? Che diavolo gli vuoi raccontare al pubblico di Miss Padania? Esaurite le solite cose, ovvero, che avete il pisello duro e verde, che andate a Roma a prendere tutti a calci in culo, che poteva dire? Su quel palco o parli di figa, o parli di macchine (agricole e non) o di personaggi dei fumetti. Anzi, Le do atto che citare Asterix, per Lei che ha il vezzo di ritenere i padani discendenti dei celti, è una citazione di puro genio!
Perché, caro Umberto, io lo so che Lei non ci crede. Lei si rende conto di rivolgersi a una platea di disperati quando va bene e di minorati o farabutti quando va male. Lei sa bene che si aspettano quello e Lei rispetta il ruolo che le è stato imposto e che Le dà il pane... è un po’ come una Rock Star: prigioniero del suo personaggio, che è insieme fortuna a maledizione.
So bene che non potrà mai dire ai suoi fan la verità. Non potrà mai dire che col federalismo fiscale, l’unica cosa che riporterà al nord sono i debiti dell’evasione fiscale. Non potrà mai dire che Lei e i suoi siete ben attaccati alle mammelle di Roma Ladrona ed è per questo che questi calci in culo sono così lenti ad arrivare. In fondo non potete dire chiaramente che tutto l’odio per la capitale era dovuto semplicemente a un moto d’invidia e che, ora che siete voi a campare a ufo, va bene così. Lei questo non lo può dire perché l’abbandonerebbero, La considererebbero un vecchio rincoglionito che farfuglia stronzate incomprensibili.
Ovviamente però ha bisogno di valvole di sfogo, se le costruisce così. Lancia messaggi ambigui come chi loda il suo interlocutore ma in realtà lo sta insultando senza farsi scoprire. È come quando stai smontando le tesi di un cretino patentato e usi intercalari come “lei m’insegna”, “come lei sa bene”, “un uomo acuto come lei avrà già capito...”. Lei non è come Sgarbi che dà apertamente del pezzo di merda a uno, poi ha paura e si arrampica sugli specchi spiegando che “pezzo di merda” non è una frase offensiva bensì ben augurale.
Lei è più sottile. Lei vezzeggia i Suoi elettori dicendo chiaramente a tutti gli altri “non ci credevate mica che erano COSI’ coglioni, eh?” e non deve rimangiarsi niente. Perché Lei dice cose che ad una mente semplice come il Trota suonano come figate da übermensch leghista (romani porci!) ma a al resto del mondo fa capire che per lei i riferimenti del “suo” popolo sono giusto Asterix e Obelix, che non merita altro allocco com’è. Che dire altrimenti di camicie, giacche e cravatte verdi? I padani non si sono accorti della presa per i fondelli nemmeno davanti al GESSATO VERDE di Calderoli! Lo hanno preso per un serio campione d’eleganza celtica!
Io invece penso di averlo capito, caro Umberto, lo dico senza finta immodestia perché è una vita che prova a farci capire che è tutta una burla, anzi, meglio, che sono tutte Lazzate!
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