Cos’è il genio? La definizione migliore è questa: È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione. Tanto per cambiare, non è mia ma viene da Amici Miei.
Penso sia tanto efficace quanto difficile da capire fino in fondo. Il genio, in effetti, è solo quello che pensa qualcosa prima degli altri e sempre prima degli altri la esegue. C’è il genio distratto che è quello che alle cose ci pensa, ma poi non le fa (genio distratto)... che forse è solo pigro oppure la sua mente è talmente elevata rispetto alla materia da aver paura di sporcarsi (genio mistico)
Pensate, magari nel mondo c’è una persona che ha avuto un’idea totalissima, tipo ricavare corrente elettrica in grande quantità dal muco e, magari, durante il processo di trasformazione, la materia prima (il muco) smette anche di essere un orrenda scoria ligneofisiologica limacciosa e filamentosa (magari diventando un bel tubicino gommoso e blu elettrico). Ecco, uno, da qualche parte del mondo, magari in Uzbekistan, ha questa idea. Questo genio Uzbeko ha quest’idea, poi però vede una pubblicità con una seminuda seduta a cavalcioni su un materasso che dice “ancora assorbenti di questi dimensioni?” e gli viene in mente che gli assorbenti non servono perché... che ne so... il genio è lui. Insomma, è chiaro, no? Lui ha un’idea geniale, si distrae pensandone un’altra e la prima è svanita, poi magari arriva il suo autobus, cerca il biglietto e si scorda anche la seconda idea. Oppure è solo pigro, si annota mentalmente di realizzare l’idea ma, arrivato a casa, si dice “ora mi metto al lavoro, ma prima mi faccio una doccia” e dopo la doccia “ora mi metto al lavoro, però prima fammi vedere un po’ di tele” e mentre vede la tele passa il suo migliore amico e lo porta a bere e quando torna a casa di notte ha sonno, va a dormire, poi va al lavoro e poi si è scordato i dettagli e non ha voglia di passare un pomeriggio a ricordarsi questa cosa e non ci pensa più.
Oppure, ecco, gli viene l’idea e il pensiero che un giorno l’umanità potrà farcela gli mette buonumore e riprende a recitare i suoi mantra.
Non dimentichiamoci anche l’esistenza del genio inconsapevole, cioè il genio che ha idee geniali che a lui non sembrano tali e quindi se ne frega e va oltre.
Poi c’è il finto genio. Quello che ha un’idea solo dopo aver letto/visto/sentito quella di un genio vero. Anche in questo caso, c’è il finto genio vero (che non ha l’idea per secondo ma la realizza per primo) che serve come il pane. Pensate al genio uzbeko che va a bere con l’amico, gli racconta l’idea e l’amico tornato a casa invece di dormire mette tutto in pratica... e senza di lui l’idea geniale dell’amico sarebbe morta! Insomma, ci arrivate anche voi a intuire il valore sociale del finto genio vero, no? È una specie di piano b. Le cose stanno così, c’è un’idea geniale. Quest’idea può venire a chiunque. Ad esempio se venisse, tipo, al mio vicino di casa, l’idea geniale si tradurrebbe in una barzelletta scollacciata e morta lì. È andata male. Ma l’idea geniale può venire al genio. Ma, come abbiamo visto, si fa presto a dire genio... magari è un genio scordarello o un genio mistico e quindi addio... ecco... ma la natura che è sempre piena di risorse ha escogitato quest’ulteriore rete, se il genio è scordarello, mistico o inconsapevole potrebbe sempre avere un amico finto genio vero che realizzerà l’idea!
C’è anche il finto genio vero subdolo, ovvero quello che rivende l’idea di un altro a un gruppo di persone a cui l’altro non ha accesso. E si fa bello con le cose degli altri. C’è anche il finto genio frustrato. Quello che legge-sente-vede una cosa che reputa geniale (magari la fonte è pure un finto genio), gli viene per un attimo l’idea di farla propria ma poi non fa più niente perché si deprime per non avuto lui l’idea, s’immagina farsi il grosso con gli amici e gli vengono pure i sensi di colpa. E quindi il finto genio frustrato è come un finto genio distratto/pigro/mistico.
E poi c’è la categoria super affollata dei finti geni finti.
Nessun commento:
Posta un commento