C’ho pensato tanto. I piddini, in fondo, hanno il callo. Quanti anni sono che la sinistra è sempre meno sinistra? Insomma, quando dopo D’Alema devi pipparti Veltroni, poi arriva Bersani ma riciccia anche Veltroni e tutti a far a gara a chi resuscita meglio Berlusconi... insomma, ormai lo sai che sono una banda di poveretti e/o di disgraziati. Ma, amici piddini, mettetevi per un attimo nelle scarpe del tifoso di Fini.
Ora, tu sei lì, bello bello, il governo del fare che hai votato perché facesse, sta facendo. Sono quindici anni che fa. E a un certo punto, sul più bello, scopri che il governo più democratico della storia della democrazia è guidato da un vecchio pornomane che fa esclusivamente i cazzi suoi (ovvero nasconde i propri scheletri nell’armadio), che se li è sempre fatti e che conta di farsene sempre più in abbondanza. Lo scopri così, d’amblé, dopo 15 anni.
È come risvegliarsi da un coma. Pensate. Vi addormentate oggi, vi risvegliate fra 15 anni. Brutto, cazzo. Scopri che tutto quello in cui hai creduto è stata una presa in giro. Scopri anche che i tuoi nemici non lo sono poi così tanto, che, in fin dei conti, tutti i torni non ce li avevano. Anzi, scopri che i tuoi (ex)amici sono i primi a volerti saltare alla gola.
Beh, meglio tardi che mai, ti dici. Ora non si torna indietro, si fa sul serio, si prende coscienza, si fa la destra moderna ed europea. Ora si fa tutto. Ma poi il tuo leader, a parole tanto piccato, a parole tanto coerente, a parole tanto combattivo, continua ad agire esattamente come prima. Scudi e controscudi.
Ecco, caro piddino, sentirsi un pupazzo è peggio che essere in un partito di pupazzi.
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