Sei in metropolitana. Arriva un tizio, evidentemente disturbato. Fra tutti gli utenti della metropolitana sceglie te (e magari di questo ne riparliamo più avanti). Ti si piazza davanti e ti attacca una pippa infinita che devi ascoltarlo attentamente, che è importante, che devi ascoltarlo, che lui è uscito dall’umberto primo, che è stato ricoverata, che devi ascoltarlo attentamente, che lui ha una medicazione da lì a qui e che questo e che quello, quindi se puoi dargli un po’ di soldi.
Vi mettete una mano in tasca, più per levarvelo da davanti che per altro, tirate fuori tutti i vostri averi, ovvero: uno scontrino accartocciato, il biglietto della metro, e una quantità di spicci indefinita fra i 70 centesimi e l’euro e mezzo. Glieli dai tutti. Lui li prende. “tutto qui? non hai altro?” “no” “è un po’ poco!”.
Ecco, a questo punto che avreste fatto?
Io me li sono fatti ridare.
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