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venerdì 17 dicembre 2010

Non tutti sanno che... #5


Il diluvio universale cominciò il 17° giorno del secondo mese.

I Pitagorici avevano in orrore il numero 17 perché si trovava in mezzo, a rompere le scatole, fra il 16 e il 18 ritenuti perfetti nella loro rappresentazione geometrica.

I numeri 17, 18 e 19, dopo la battaglia di Teutoburgo fra Romani e i Germani di Arminio, vennero ritenuti infausti e mai utilizzati per numerare le legioni.

Pare anche che, in epoca medioevale, la gente confondesse l’incisione VIXI (Vissi) presente sulle tombe antiche con il numero 17, forse perché 6 (VI) più 11(XI) fa 17.

Per tanti altri il giorno infausto è il venerdì 13. All’ultima cena erano in 13. Al banchetto. Nelle società matriarcali l’anno era composto da 13 mesi di 28 giorni e sappiamo che fine abbiano fatto queste società. Persino per gli Indù un raduno di 13 persone è da evitare. Per i greci, il 13 aggiungeva un’unità fastidiosa alla perfezione del numero 12, associato ai mesi, ai segni zodiacali e via dicendo.

E poi passiamo al venerdì... Venerdì fu crocefisso cristo, si dice essere pure il giorno in cui Adamo morse la famosa mela e in cui fu distrutto il tempio di Salomone. Aggiungiamo pure che il venerdì è il giorno dedicato alla divinità femminile (Venere e venerdì per i latini, Freya da cui il Freitag tedesco e il Friday inglesi).

Sono ammessi i gesti apotropaici.

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