E’ poco? E sia, trattasi di un racconto sull’emigrazione epica di Veneti, Friulani e Ferraresi nel Lazio a bonificare la palude Pontina. Lo stile è informale, da racconto davanti al fuoco in un dopocena, e scorre. Scorre velocissimo, nonostante le infinite digressioni che aggiungo realismo e calore a tutta la narrazione. E bravo Pennacchi.
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