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giovedì 10 maggio 2012

Ciclorumentismi #3


Bike 2 Work

Ancora vivo. E già. Non è facile disfarsi di Rumenta. Ineffetti l’entropia gioca tutta a mio esclusivo vantaggio. La Rumenta vi sommergerà. Inesorabile. E questo nonostante:
  1. anziani al volante
  2. macchine in doppia fila
  3. sudamericani che traslocano a piedi
  4. tassinari in retromarcia contromano come se non ci fosse un domani
  5. bambini sui pattini
  6. anziani a piedi

Ovviamente la combo mortale sono gli anziani al volante in doppiafila contromano che aiutano dei bambini sudamericani sui pattini a traslocare.

E poi c’è il settimo ostacolo:

il cambio.

Già, perché il cambio è rotto. 3 marce. Non ne funge una. Che è quella di mezzo, ovvero quella di cui abuserei al ritorno che è in salita ma non tanto salita salita da andare in prima è più in salita e basta che andrei di seconda. Ma non ho la seconda. E non vi racconto niente perché è sicuramente argomento per una nuova puntata di “tecnologia canaglia” (attendere prego).

Veniamo però al punto importante, perché c’è qualcosa di quasi nuovo di cui parlare: oggi s’è partecipato al Bike 2 Work Day (e se non sapete cosa sia vuole dire che non avete il post di ieri e quindi non vi voglio bene). E non ditemi che potevo avvertirvi prima di questa “bella iniziativa sportiva”, perché prima non sapevo quasi che mi sarebbe venuta la scimmia, che mi sarei preso una bici e che avrei partecipato io stesso medesimo a siffatto evento.

Orbene, per l’occasione ho invaso un forum, ho preso appunti e alla fine ho avuto il mio primo cilcoappuntamente al buio. Con un uomo. In bici. E l’uomo aveva degli adesivini di Ikea sul casco. E insomma partiamo fiero e spedito (lui) e passo incerto (io) convinti di incrociare autentiche orge di ciclisti, ammucchiate da competizione sulle due ruote. E invece nessuno. Con l’esclusione di un nutrita banda di una decina di velocipedi in cui ci siamo imbattuti ai Parioli.

Di conseguenza non saprei dire se l’iniziativa sia riuscita o non lo sia. Di sicuro c’è chi è andato al lavoro in bici e forse un esempio tutti i giorni vale più di mille iniziative.

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