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giovedì 18 ottobre 2012

Ciclorumentismi #8


2° km e un pezzetto

Quando giro a sinistra? Qui s’improvvisa. alcune volte è facile, altre è troppo rischioso, il piano b è fermarsi al semaforo e attraversare al verde coi pedoni, usarli come scudi umani. Che poi è un po’ il bello della bici, se non pensi di farcela, puoi fermarti e ragionare con calma, male che vada, ti trasformi in pedone e domani andrà meglio.

Torniamo in sella. Per un breve tratto sono di nuovo fuori dal traffico, con la strada ancora in pendenza. La presenza dell’ASL è foriera di ostacoli, per lo più macchine in doppia fila che scaricano gente malandata. Il peggio è l’imbocco su via Trionfale che, a quest’ora, di trionfale ha proprio poco.

Macchine. Tante e ingrumate in attesa di un verde. I primi tempi qui passavo sul marciapiede per poi immettermi nella circonvallazione al semaforo e facendomela tutta sul marciapiede ampio e sgombro (ad esclusione del banco del fruttivendolo e dei tavolini di un bar). Ora no, tempi ottimizzati, si va assieme alle macchine. Loro tanto vanno dritte, io svolto a sinistra con tutto il tempo e lo spazio per rimettermi poi comodo a destra e correre quanto possibile per allinearmi ai veicoli. Siamo ormai in pianura, vicini alla RAI e in cuffia il Ruggito del Coniglio mi allieta la traversata. Vado spedito grazie all’onda verde dei semafori, solo quando piove c’è qualche problema dovuto alle pozze d’acqua che nascondono profondità abissali e calamari giganti. Ancora una volta, più delle macchina, il problema sono i pedoni che provano ad attraversare la strade a caso. Per fortuna dura poco, giro a destra di colpo e sono nuovamente solo e dopo poche decine di metri mi approprio della ciclabile di Viale Angelico. 

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