Citazione

mercoledì 3 dicembre 2008

Campagna a favore dell’emigrazione di sostanza organica anfibia


Me ne vado da questo Paese di merda!

L’ho sentito dire un sacco di volte, ma tante. In Italia non c’è spazio, in Italia non c’è lavoro, non ci sono opportunità, non si cresce, è un paese vecchio, qui vanno avanti solo i furbi e gli amici degli amici, non c’è meritocrazia, paese di ladri e lobotomizzati. Italia merda! Qui non funziona un cazzo!

Io sarò campanilista, scemo, ottuso, ma queste sono chiacchiere. Si, ok, siamo furbetti, con una burocrazia allucinante e una manica di ladri al governo. Non è certo gridare “paese di merda me ne vado” che rende migliori le cose, né noi stessi. Anche perché e facile andare a fare i Tedeschi in Germania quando qui sei solo un Italiano come tutti.

Intendo dire, la stragrande maggioranza di chi m’ha detto “me ne vado da questa fogna che non mi dà opportunità perché ci sono i furbi e i ladri” era gente che non pagava il biglietto sull’autobus (perché tanto non ti controllano), era gente che l’impiccetto con l’assicurazione l’aveva fatto (c’ho comprato il computer nuovo), che ha portato in assistenza il videregistratore dicendo “improvvisamente ha smesso di funzionare” e non “mi è caduto nella vasca da bagno”, che non chiede la ricevuta al dentista, al pizzicagnolo, dal pizzaiolo, al barista, che si telefona da solo dal fisso dell’ufficio e si ricarica il cellulare, che non fa la raccolta differenziata, che entra con la macchina in centro e per non pagare la sosta si ferma sulle strisce.

Non sono queste le ruberie gravi. Sbagliato, sono solo il massimo che alcuni di noi si possono permettere. All’aumentare delle possibilità si ruba di più e peggio. Lo sfigato passa col rosso, quello meno sfigato fa ricorso contro tutte le sue multe ben sapendo che così non le dovrà mai pagare, quello ancora meno sfigato se la fa togliere direttamente. A quello ancora sopra basta dire “ha letto il nome sul documento?” e chi è in cima alla catena alimentare non si pone nemmeno il problema.

Questo è il fatto. Previti, D’Alema e Ricucci fanno quello che farebbe quasi ogni Italiano se fosse al loro posto, ovvero farsi esclusivamente i cazzi propri. QUASI ogni Italiano, per fortuna. Ed è solo se uno fa parte di quel “quasi” che può permettersi di dire “vado via da questo paese di stronzi!”. Tutti gli altri sono proprio gli stronzi che magari se ne andassero...

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