e chi non piglia pesci non beve...
e chi beve non guida...
e chi guida non dorme...
e... ok, la smetto. Però dovrebbero smetterla pure loro, eh!
Cioè, si continua a parlare di inasprire le pene, di abbassare i limiti di tolleranza e bla bla bla. Ma se non si fanno i controlli che cambia?
Siamo fatti così, noi. O ci controlli tutti i giorni o le cose non le capiamo. Perché quei 99 giorni da leone valgono bene i 6 mesi senza patente di quella maledetta serata in cui i vigili ti fermano.
A me fermano spesso. Soprattutto l’inverno, quando guido ingrugnato con lo zuccotto e la sciarpa in macchina. Pensano che abbia rubato l’auto... patente e libretto, mi chiedono. Poi mi rapiscono i documento e vanno a confabulare dietro la macchina.
“guarda che faccia da pirla!”
“ahahahahah”
“shht! Non ridere così forte che ti sente!”
“eheh come gli hai detto? Signore... eheheh... controlliamo i suoi dati nell’archivio! Ehehehe!”
“Oh, a sta panzana ci credono tutti!”
“ahahah”
Solo una volta, uno zelante carabiniere, mentre il compare mi puntava un mitra al finestrino, ha anche voluto controllare che fossi in regola con revisione, assicurazione e bollino blu. Mi ha anche fatto il saluto militare!
Ma l’etilometro? Mai. Né dentro, né fuori le mura. Va bene che da queste parti l’alcol non è una piaga sociale quanto la cocaina però un minimo di controlli...
Però mi abbassano la soglia di tolleranza. Così, magari il giorno in cui al poliziotto viene l’idea di infilarmi la canna dell’etilometro in bocca, mi ritirano la patente e mi frustano... e io avevo solo mangiato due mon chery.
E per chi guida sotto coca, invece? In parlamento e con l’autista?
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