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lunedì 1 marzo 2010

burocrazia canaglia


La odiamo tutti, la burocrazia. Quanto tempo della vostra vita avete perso girando come zombie spastici per portare moduli dalle sigle impronunciabili in giro per uffici? Quanto tempo avete perso in coda per far apporre il timbro al modulo 14/bis? Ora il cittadino ha un nuovo alleato nella lotta contro la burocrazia: il PDL del Lazio!

“La burocrazia non deve uccidere la democrazia” è una della frasi più belle che abbia sentito di recente. Per chi fosse stato distratto, l’ha detta la Polverini (quindi, in realtà, la frase è stata “’a bburograzzia nun deve uccide’ ‘a demograzzia”) protestando contro l’esclusione della lista del PDL per le Regionali del Lazio, esclusione avvenuta perché la lista in questione è stata presentata in ritardo.

Roba da non credere. Un compito che persino il PD è sempre riuscito a portare a termine.

L’aspetto più delirante è che sia un partito di destra a parlare di "forzature e rigorismi burocratici" (altra splendida frase uscita dalla bocca di Alè Manno) che hanno impedito la presentazione delle liste. 

Se questo fa ridere, aspettate, perché l’autore materiale di tutto ciò è un certo Alfredo Miloni, ex autista dell’ATAC, presidente del XIX Municipio, ex socialista. Si, quello che si dice essersi imboscato nel 2006 con tutto il faldone per ritorsione. Pretendeva di essere presentato come candidato alla presidenza del suo municipio ma gli preferirono altri. Scomparve quindi per una notte, dopo aver staccato tutti i telefoni, per vendetta e per far prendere uno strizzone ai suoi. Ricomparve purtroppo all’alba.

Anche in questo caso ci sono voci che vogliono il ritardo imputabile a un tentativo in extremis di cambiare la lista, il Nostro aveva intenzione di eliminare Samuele Piccolo (altro personaggio trash del PDL capitolino, noto per aver istituito la FESTA DEI NONNI) per sostituirlo con personaggi più appropriati, beh, più appropriati secondo lui, io non mi pronuncio.

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