Renko viene mandato a Cuba quando l’unione sovietica ha ceduto al capitalismo. Anche in questo caso l’affresco storico è molto interessante e il libro riuscito pur senza particolari guizzi se non l’emergere del fatto che Renko ha sicuramente più culo che anima. E, si, c’è anche un altro aspetto da considerare Renko non invecchia, o almeno il lettore non percepisce cambiamenti dovuti all’età, quando dal primo capitolo di anni ne dovrebbero essere passati parecchi. Pazienza, il lbro funziona anche se il canovaccio ormai è ben noto ed è un pelo sotto i precedenti capitoli.
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