Ho un solo mito di gioventù sopravvissuto. Sopravvissuto a sé stesso, alla fuoriuscita dall’adolescenza e al processo di omicidio sistematico dei miei idoli (metaforicamente parlando, ça va sans dire). Fra l’altro è un mito ormai molto poco idealizzato, il suo status se lo è mantenuto grazie alle sue opere tangibili.
Questo individuo si chiama Tony Iommi, chitarrista, fondatore, leader dei Black Sabbath, seminale gruppo degli anni 70 che ha influenzato e rivoluzionato il mondo del rock, senza se e senza ma. Senza di loro, senza il lavoro di Iommi, la musica popolare oggi avrebbe, come minimo, un suono diverso, tanta e tale è l’influenza che questo signore baffuto ha avuto. Ovviamente oltre ad aver prodotto alcuni capolavori discografici.
Questo signore, quest’estate, avrebbe suonato con i finalmente riuniti Black Sabbath, formazione originale con pure Ozzy della partita. Notizia dell’ultima (beh, ormai penultima) ora: Tony Iommi ha la leucemia e questo mi ha un po’ gettato nello sconforto.
Forza Tony!
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